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Il caso

Inchiesta Huawei, Lucia Simeone torna in Italia dopo 13 giorni

Il legale: è in partenza da Bruxelles dopo aver chiarito alla magistratura belga la sua posizione

Inchiesta Huawei, Lucia Simeone torna in Italia dopo 13 giorni

Lucia Simeone

Dopo tredici giorni passati in Belgio, Lucia Simeone, la segretaria dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, sta per fare ritorno in Italia. La donna, coinvolta in un’indagine della procura belga, si era recata a Bruxelles lo scorso 28 aprile e si era messa a disposizione degli inquirenti, che l’avevano ascoltata in merito a un presunto giro di tangenti.

L’indagine, condotta dalla magistratura belga, riguarda un’ipotesi di corruzione e riciclaggio legata a un tentativo di influenzare decisioni politiche a favore del colosso cinese Huawei, in relazione alla questione del 5G. In particolare, si parla di una missiva che avrebbe cercato di favorire l’azienda cinese in sede europea, attraverso il versamento di tangenti a politici.

A rendere nota la notizia è stato l’avvocato Antimo Giaccio, che ha spiegato come Simeone sia stata ascoltata e abbia chiarito la sua posizione. «Lucia Simeone – ha detto l’avvocato Giaccio – è in partenza da Bruxelles dopo aver chiarito alla magistratura belga la sua posizione. Questa è stata interamente confermata dalle attività istruttorie svolte a seguito delle circostanze riferite nel corso dell’interrogatorio».

Per quanto riguarda il futuro, gli avvocati Giaccio e Claudio Pollio annunciano che a breve presenteranno una richiesta al giudice istruttore affinché la posizione di Simeone venga archiviata, chiudendo così questa fase dell’indagine.

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