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iL “GIALLO"
12 Maggio 2025 - 09:04
NAPOLI. Ridare vita alle aree verdi. Le palme del viale Augusto-Mostra d’Oltremare stanno mostrando segni di malessere, con molte piante che appassiscono e perdono le foglie. Questo fenomeno suscita preoccupazione tra i residenti e le associazioni ambientaliste, che attribuiscono la causa a possibili errori nella gestione del progetto di ripiantumazione.
Secondo le associazioni potrebbe trattarsi di incuria e di una gestione inadeguata o un difficile adattamento al terreno, e/o mancanza di misure preventive adeguate. Un dossier documenta quanto sta accadendo.
«Le piante stanno morendo una dietro l’altra e non se ne capisce il motivo. Per noi è uno spettacolo indegno vedere che a distanza di pochi mesi siamo punto e a capo e nessuno sembra accorgersene, eppure è sotto gli occhi di tutti. Dal terreno ormai secco spuntano tubi neri e ci sono solchi ovunque. Perché gli agronomi non intervengono per capire cosa succede alle nostre palme?» chiedono i residenti.
Tra le ipotesi della sofferenza e dell’essiccazione la mancanza di un’adeguata irrigazione. Il terreno appare arido e poco drenato e lungo i viali centrali è ancora carente la manutenzione ordinaria, con la vegetazione spontanea che continua a crescere a dismisura diventando ricettacolo di rifiuti e insetti.
Non è ancora chiaro quali siano le reali cause dell’appassimento di queste specie arboree piantate lo scorso ottobre nell’ambito di interventi di sostituzione e di nuovi innesti sul territorio cittadino, finanziati da Città Metropolitana nel progetto di riqualificazione degli assi viari di accesso alla Mostra d’Oltremare: un doppio filare di palme Washingtonia robusta nella fascia centrale del viale Augusto, e di Chamaerops humilis lungo i marciapiedi laterali che coesistono con le specie arboree presenti, per un totale di circa 150 piante. Interventi che – aveva dichiarato illo tempore l’assessore al Verde Vincenzo Santagada - «rappresentano un passo significativo per restituire alla città uno spazio verde rinnovato e sicuro».
Sicurezza che è stata alla base del progetto, con indagini strumentali di stabilità, con prove di trazione controllata sui pini e cedri, che hanno permesso di valutare con precisione anche la salute degli alberi esistenti. Tuttavia, qualcosa non ha funzionato e pare che non sia bastato neppure abbattere alcuni alberi ritenuti sensibili a sollecitazioni ventose di intensità sostenuta, che hanno fatto posto a 14 palme Washingtonia robusta.
Stesso dicasi per piazza Lala e piazza San Vitale le cui aiuole ridotte a una savana attendono di essere ripulite e gli alberi potati. Ma finora nessun intervento è stato attivato, né si è dato inizio a deblattizzare e derattizzare le aree in vista dell’aumento delle temperature.
«Le condizioni dei giardini sono in uno stato pietoso» denunciano ancora i residenti - che attendono interventi anche sul fronte dei rifiuti.
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