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Ditelo con un film

A Pompei il Festival del Cinema identitario e internazionale

Il grande regista Enrico Vanzina è il direttore artistico del primo Festival Internazionale del Cinema di Pompei, con 8 film da tutto il mondo, ed Annarita Borelli presidente della produzione, napoletana e "pompeiana" d'adozione

A Pompei il Festival del Cinema identitario e internazionale

POMPEI. "La 'camminata' di Monica Bellucci in Malena è un esempio di quanto il cinema possa essere espressione di cultura identitaria". Cosí il regista Enrico Vanzina spiega il valore che avrà la "settima arte" nel tutelare e trasmettere la unicità delle culture dei popoli. Sarà lui, quindi, a tenere a battesimo il Festival Internazionale del Cinema di Pompei, una full immersion in pellicole inedite e del grande cinema italiano, con giornate dedicate a riflessioni sul tema dell'identità culturale: su linguaggio, moda, turismo, storia, archeologia, giustizia sociale, emancipazione femminile e molto altro.

Con la presidente della produzione, Annarita Borelli, napoletana che vive a Pompei, la kermesse è stata presentata questa mattina al Maximall di Torre Annunziata. Il Festival si svolgerà dal 3 all'8 giugno, con gran gala di chiusura, red carpet e cerimonia di premiazione finale nell'Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei.

«Avevo girato tutto il mondo ma non avevo mai visto l'antica Pompei. E qui ho provato un'emozione sconvolgente - ha confessato Vanzina, che è direttore artistico della kermesse - E qui ho capito la forza da cui origina la nostra identità culturale. Questo Festival nasce dal bisogno di proteggere e valorizzare ogni specifica identità culturale, in un mondo dove tutto tende all'omologazione».

Cinema per raccontare, dunque, «attraverso film provenienti da ogni parte del pianeta - ha proseguito il maestro del cinema italiano - per contrastare l'appiattimento culturale».

Sono 8 i lungometraggi in concorso: uno africano-tedesco; due francesi; uno dalla Turchia, uno dal Messico; due asiatici, da Giappone e Cina. Solo uno italiano: "Da cosa nasce cosa", attore e regista il caratterista Gino Rivieccio, napoletano doc. Un film sarà infine presentato fuori concorso.

«Sono tutti lavori di grande impatto culturale, carichi di contenuti - spiega la presidente del Festival, Borelli - con 4 panel tematici in cui si prevedono dibattiti, incontri con registi, Università locali, e l'Accademia della Crusca. Ma anche critici cinematografici, stilisti e designer italiani e omaggi ai grandi maestri del cinema, in dialogo con il pubblico e soprattutto con i giovani del territorio. Vorremmo sensibilizzare e attrarre proprio loro, considerato che quest'area, fino a ieri, non era dotata di sale cinematografiche».

Il luogo degli incontri e delle proiezioni e il neonato Nexus Maximall Entertainment, sei sale cinematografiche e un autitorium da 364 posti, inaugurato il 30 aprile scorso. Il costo dei biglietti per le proiezioni è molto basso. «Lo volevamo gratuito - sottolinea Borelli - sarà il minimo necessario, perché questo Festival non ha pretese di business».

Nei giorni 4-5-6 e 7 giugno, i registi Marco Risi, Enrico Vanzina, Gianni Amelio e Neri Parenti dialogheranno con il pubblico. Gratuita la partecipazione, con prenotazione su Ticketone. Questi i temi: Cinema e territorio; Cinema e linguaggio; Cinema e Costume; Cinema e Turismo.

La serata conclusiva dell'8 giugno sarà condotta da Sergio Assisi e prevede premi alla carriera al regista Neri Parenti e all'attore Luca Ward. L'Orchestra della Banda dell'Esercito Italiano eseguirà temi del cinema famosi, con la partecipazione del mezzosoprano Lucia Rubedo e il violino di Marta Pignataro. Il premio è stato creato dallo scultore Domenico Sepe.

È stato un emozionato e orgoglioso Gino Rivieccio a presentare l'unico film italiano in concorso al primo "Festival del Cinema di Pompei". Il film di cui sarà interprete ironizzerà, in forma di commedia identitaria, sulle diversità culturali tra Nord e Sud dell'Italia.

Sono intervenuti per un saluto il sindaco di Torre Annunziata, Cuccurullo, e l'assessore Ascione.

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