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la cavalcata verso lo scudetto

Napoli si prepara alla festa, ma aspetta in silenzio tra fede e scaramanzia

Vietato pronunciare la parola scudetto perché “porta male”

Tutti a pensare alla festa ma ora si rischia il dramma

NAPOLI. La città trattiene il fiato per la partita contro il Cagliari in programma venerdì al “Maradona” alle 20,45 e che potrebbe consegnare agli azzurri il quarto scudetto della loro storia. Ovunque si respira un’atmosfera sospesa: nessun colore domina ancora le strade, le bandiere restano nascoste e i balconi sobri, guidati da una scaramanzia antica che impone prudenza e silenzio prima dell’evento. La tensione è palpabile, ma il cuore della città batte forte in attesa di una notte che potrebbe entrare nella storia. Napoli si prepara così a una notte che potrebbe essere indimenticabile, tra prudenza e passione, con un imponente dispositivo di sicurezza e una città pronta a esplodere di gioia, ma solo al fischio finale. Fino ad allora, tutto resta sospeso, come alla vigilia di un temporale o di un miracolo.

Le istituzioni sono al lavoro per garantire che la possibile festa si svolga in totale sicurezza. Prefettura, Comune, Questura e società dei trasporti hanno predisposto un piano dettagliato: il centro storico e il lungomare saranno trasformati in una grande area pedonale, la cosiddetta "Zona Azzurra", con accesso consentito solo a piedi attraverso cinque varchi presidiati dalle forze dell’ordine. Saranno oltre 1.000 gli agenti impegnati, con possibili rinforzi da Roma, e transenne già pronte per delimitare i percorsi e proteggere monumenti e siti storici da eventuali atti vandalici.

Non sono previsti blocchi totali del traffico, ma il sindaco Gaetano Manfredi ha rivolto un appello chiaro ai cittadini: «Lasciate auto e motorini a casa, usiamo i mezzi pubblici. Deve essere una festa serena, sicura, per famiglie e bambini». Le linee di trasporto pubblico, incluse funicolari e metropolitane, resteranno attive anche di notte, mentre sulla Linea 2 incombe uno sciopero delle Ferrovie dello Stato, per il quale la Prefettura sta lavorando a soluzioni alternative.

Per permettere a tutti di vivere l’evento, saranno installati tre maxischermi ufficiali in piazza del Plebiscito, piazza Mercato e piazza Giovanni Paolo II a Scampia. Per evitare un afflusso eccessivo verso il centro, il sindaco metropolitano Manfredi ha invitato anche i Comuni della provincia a organizzare proiezioni pubbliche, con almeno diciotto amministrazioni che hanno già aderito grazie a un fondo straordinario di 250mila euro stanziato dalla Città Metropolitana.

Nonostante l’organizzazione capillare, Napoli resta fedele alla sua tradizione scaramantica: niente festeggiamenti anticipati, niente fuochi d’artificio, niente bandiere esposte prima del tempo. Solo qualche timido nastro biancazzurro a Poggioreale rompe la regola non scritta che impone di non “chiamare la fortuna” prima che il risultato sia certo.

Nel caso di vittoria, la città sogna la sfilata dei giocatori sul bus scoperto, evento che due anni fa non fu possibile organizzare subito dopo la conquista del titolo. Quest’anno, il Comune e la Questura stanno studiando il percorso, con l’ipotesi più concreta che la parata si svolga sabato o domenica, per consentire una gestione più sicura e ordinata dei festeggiamenti.

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