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La visita
30 Maggio 2025 - 15:10
Alfredo Mantovano
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, è stato questa mattina tra Caivano e Napoli con visita all'area che ospita il campo nomadi di Cupa Perillo, su cui c'è un piano di riqualificazione, che fa parte del “piano periferie" stanziato qualche settimana fa, che si concluderà con la riattivazione delle già previste rampe d'accesso dal sovrastante raccordo stradale, collegando la zona a Scampia.
Mantovano è stato accompagnato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dal commissario straordinario di Governo e capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano e dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari e ha potuto constatare di persona le condizioni di degrado in cui vivono i rom nel campo di Cupa Perillo.
«L'inizio della bonifica del campo rom comincerà al termine della riallocazione di tutte le famiglie. Contiamo di iniziare ad ospitare le prime famiglie all'interno delle nuove case prima dell'inizio della stagione estiva», ha spiegato Fabio Ciciliano, al termine della riunione sul tema periferie alla Municipalità VII di Napoli, aggiungendo che le famiglie nomadi saranno sistemate in «nuovi appartamenti messi a disposizione dal Comune di Napoli sottratti alla criminalità, che è un segnale importante, che saranno riqualificati dalla struttura commissariale».
Il progetto prevede, una volta conclusa l'operazione di riallocazione delle famiglie, la bonifica dell'area e la realizzazione degli svincoli autostradali. «Sono fondamentali perché si tratta di uno dei principali assi viari che da Nord penetrano all'interno della città di Napoli», ha aggiunto Ciciliano. Infine, ci sarà la realizzazione di un campo sportivo per il rugby, gestito dalle Fiamme Oro. Per quanto riguarda le risorse da impiegare, Ciciliano ha risposto che «sono quelle delle strutture del commissario che sono state condivise in Consiglio dei Ministri e approvate nella seduta del 24 marzo».
L'INCONTRO CON I GENITORI DI MARTINA CARBONARO
«Credo che quello di oggi sia ancora il momento della riflessione del dolore, sapendo che non siamo inerti e che c'è un percorso che intendiamo continuare a fare anche col concorso di tutte le associazioni e tutte le realtà sociali». È quanto detto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al punto stampa che si è tenuto alla Municipalità VII di Napoli, con il sindaco, Gaetano Manfredi, con il prefetto di Napoli, Michele di Bari e con il Commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale funzionali ai territori ad alta vulnerabilità, Fabio Ciciliano, a proposito del caso di femminicidio ad Afragola.
«Credo che debba confermare il dolore personale della presidente del Consiglio e di tutto il governo per questa vicenda che è difficilmente catalogabile, nel senso che qual è il confine tra femminicidio, condizioni di degrado, follia» ha aggiunto Mantovano,
«Col prefetto e col commissario prima di venire qui siamo passati da casa di Martina e incontrato i genitori e i familiari proprio per confermare questa vicinanza. Come istituzioni credo che siano stati fatti dei passi avanti significativi sia sul piano normativo, come sapete c'è un disegno di legge in discussione che istituisce questa nuova figura di reato, sia sul piano dell'azione di governo, dall'inizio di quest'anno il ministro dell'Istruzione ha prescritto all'interno dell'educazione civica un insegnamento di correttezza nelle relazioni tra uomo e donna. Questo non è qualcosa di generico perché c'è una formazione mirata anche nei docenti in questa direzione», ha spiegato Mantovano, chiarendo che «certi episodi non è che si possano stroncare o prevenire come tutti vorremmo per decreto legge o per decreto ministeriale. C'è qualcosa che coinvolge la responsabilità di tutti, sapendo che è complicato e difficile. Quello che le istituzioni possono fare è circoscrivere per un verso il più possibile le aree di degrado e per altro verso offrire degli strumenti di alternativa alla dispersione, alla disgregazione come stiamo tentando di fare da un paio d'anni a Caivano e da qualche mese nelle otto aree individuate».
MODELLO CAIVANO ANCHE A SCAMPIA E SECONDIGLIANO, «MANFREDI PARTNER FANTASTICO»
«È stato individuato già da tempo quello che si può definire il modello Caivano, e cioè l'individuazione di un'area che ha necessità di intervento in tempi rapidi, nella direzione di offrire delle concrete alternative alle piazze di spaccio in favore soprattutto dei giovani e nella direzione, in senso più ampio, di una riqualificazione urbanistica, sociale, di territori che partono come degradati. Questo ha portato con un intervento normativo del governo già di qualche mese fa a identificare otto aree di intervento tra cui anche Scampia e Secondigliano».
«Tutto questo è possibile ed è efficace non soltanto per la presenza di un Commissario che può andare in deroga e questo significa che può realizzare interventi molto più rapidi e più efficaci, ma anche grazie alla sinergia con gli enti territoriali, in particolare con i comuni e con le città metropolitane e devo sottolineare che per Scampia e Secondigliano il Governo trova nel sindaco di Napoli un partner fantastico che permette di raggiungere gli obiettivi anche condividendo le risorse, cosa che non è così scontata», ha aggiunto Mantovano, in riferimento al sindaco Manfredi che gli è di fianco durante l'incontro con i giornalisti.
«Noi puntiamo ad arrivare alla conclusione dell'esperienza del governo mostrando che non esistono aree abbandonate, che non esistono aree a cui nessuno può pensare, ma la collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e l'associazionismo presente sul territorio, qui in modo particolare di base e attivo, permettono di raggiungere rapidamente risultati che sembravano impensabili da altre parti».
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