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Discesa Gaiola, sprofondano i gradini: chiuso l'accesso al Parco

In corso sopralluoghi e verifiche

Discesa Gaiola, sprofondano i gradini: chiuso l'accesso al Parco

Il parco sommerso della Gaiola

Chiuso l'accesso al Parco sommerso della Gaiola. Lo ha deciso il Comune di Napoli in seguito allo sprofondamento di parte dei gradini di Discesa Gaiola, in prossimità di vari sottoservizi.

Il Comune ha, quindi, diffidato tramite la Polizia Locale il direttore del Parco a chiuderne al pubblico l'accesso. Sul posto sono in corso sopralluoghi e verifiche da parte dei soggetti competenti: al momento l'accesso al pubblico è interdetto. 

il PARCO SOMMERSO DI GAIOLA

L’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” si trova nel settore nord-occidentale del Golfo di Napoli, a pochi metri dalla costa di Posillipo, e prende il nome dai due isolotti che si ergono nelle immediate vicinanze. Con una superficie di circa 41,6 ettari, il parco si estende dal Borgo di Marechiaro fino alla suggestiva Baia di Trentaremi, inglobando anche una porzione del grande banco roccioso della Cavallara verso il largo. Il parco rappresenta un importante patrimonio naturale e culturale.

Gestito dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, il parco si distingue per la sua complessità e varietà di aspetti: vulcanologici, biologici e storico-archeologici. Il paesaggio costiero si presenta con costoni rocciosi e alte falesie di Tufo Giallo Napoletano, modellati dal mare e dal vento, e impreziositi dai colori della macchia mediterranea. Questi scorci di rara bellezza hanno da sempre affascinato le generazioni che si sono susseguite in questa zona.

LA STORIA

L’area ha una lunga storia di insediamenti umani: fin dal I secolo a.C. sulla costa si insediarono ville dell’aristocrazia romana, tra cui quella del Pausilypon, costruita da Publio Vedio Pollione e successivamente divenuta villa Imperiale alla sua morte, nel 15 a.C. Resti di ville marittime, cave di tufo, approdi, ninfei e peschiere testimoniano questa ricca storia, visibili sia sulla terraferma che sommersi sotto le acque del parco. La presenza di queste strutture è favorita dal fenomeno geologico del bradisismo, che provoca un lento sollevamento e abbassamento della crosta terrestre, contribuendo alla formazione di un paesaggio sommerso di grande interesse archeologico e naturalistico.

L'AMBIENTE MARINO

L’ambiente marino, caratterizzato da un’estrema complessità geomorfologica e da un sistema di correnti favorevoli, ha favorito l’insediamento di una ricca comunità biologica. Tra gorgonie, polpi, saraghi, donzelle e nuvole di “guarracini”, la vita marina si dispiega in un caleidoscopio di colori e forme. Una murena, ad esempio, si nasconde tra i mattoni di un antico murario romano, testimonianza della stratificazione storica e naturale del sito.

Il Parco Sommerso di Gaiola rappresenta oggi un polo di eccellenza per la ricerca scientifica, la formazione, la divulgazione e l’educazione ambientale, con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale del Golfo di Napoli. Riconosciuto come "Luogo della cultura", il parco si configura come un vero e proprio crocevia tra storia, natura e paesaggio, con un ruolo strategico nella tutela e promozione di un patrimonio unico nel suo genere.

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