In Piazza Mercato a Napoli è stata inaugurata “OH!”, l’installazione pubblica urbana concepita per la città dall’artista Marcello Jori, raffigurante un Pinocchio essenziale e carico di significati simbolici. Realizzata in bronzo, la scultura mima la porosità del legno, evocando il momento in cui prende vita il burattino nato dalla fantasia di Carlo Collodi e offrendo una riflessione sul concetto stesso di trasformazione. L’opera, che trae origine dalla versione fedelmente riscritta e illustrata da Jori del capolavoro di Collodi, pubblicata nel 2018 dalla Galleria Mazzoli e da Rizzoli nel 2019, resterà visitabile fino al 5 ottobre 2025.
L’inaugurazione ha avuto luogo alla presenza di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, di Vincenzo Trione, consigliere per l’arte contemporanea e l’attività museale e curatore dell’installazione, dell’artista Marcello Jori e dell’architetto Giovanni Francesco Frascino, che firma il progetto di allestimento site-specific. Il progetto espositivo è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli contemporanea 2025, il programma di mostre e installazioni fortemente voluto dal sindaco Manfredi e curato dal consigliere Trione.
Napoli contemporanea, che prevede progetti pensati appositamente per gli spazi pubblici da alcuni tra i maggiori esponenti dell’arte del nostro tempo, arriva così, per la prima volta, in Piazza Mercato, confermando l’obiettivo di creare una relazione diretta tra l’intervento artistico e la città, per innescare processi di riqualificazione urbana e ripensare l’identità dei luoghi attraverso le “armi improprie” dell’arte.
Si rafforza così l’impegno dell’Amministrazione Manfredi per la valorizzazione e promozione di Piazza Mercato, che ha già visto un significativo risultato nella restituzione al pubblico della Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato. Una valorizzazione che non solo preserva la storia del luogo, ma mira a renderlo protagonista di un rinnovamento che parte dalla cultura, attraverso l’organizzazione di eventi, mostre, laboratori e workshop per tutte le età, progettati per coinvolgere la comunità dei residenti e per attrarre visitatori provenienti da tutto il territorio cittadino e non solo.
Dati tecnici dell’opera
“OH!”: altezza 4 m, peso 800 kg c.a., realizzata in bronzo con una finitura che imita la texture del legno, raffigurante Pinocchio nei suoi elementi essenziali. L'opera è posta su una base cilindrica (h 1,5 m, struttura in acciaio con rivestimento in doghe di legno di pino). Di fronte è collocato un sedile semicircolare, anch'esso con struttura in acciaio e rivestimento in doghe di legno di pino, illuminato da una striscia led, punto di sosta concepito per offrire una prospettiva privilegiata ai fruitori.
L’opera si integra con le architetture presenti in Piazza Mercato: il naso di Pinocchio assume un andamento simile a quello di una guglia, un pinnacolo o un obelisco, richiamando forme simboliche di elevazione, aspirazione o vertigine. Il burattino, posto su un podio di legno sotto l’ala protettiva dell’esedra, cerca con lo sguardo la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio.
Il programma Napoli contemporanea
Inaugurato nel 2023 con Questi miei fantasmi di Antonio Marras, il programma Napoli contemporanea ha visto susseguirsi progetti pensati appositamente per gli spazi pubblici da protagonisti dell’arte del nostro tempo: dall’opera Lacrime di coccodrillo di Francesco Vezzoli per le Prigioni di Castel Nuovo alla Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto allestita in Piazza Municipio, fino ai lavori di Chiara Passa, Davide Quayola, Auriea Harvey e Bianco-Valente per il MetaPan, spazio immersivo tridimensionale nel metaverso.
E ancora: Io contengo moltitudini di Marinella Senatore, Tu si ’na cosa grande di Gaetano Pesce e da ultimo la mostra personale Mimmo Jodice. Napoli metafisica, importante omaggio a uno deipiù poetici e alti interpreti di Napoli, visitabile fino al 1° settembre 2025 presso la Cappella Palatina, la Cappella delle Anime del Purgatorio e l’Armeria di Castel Nuovo. Concepito per creare una relazione diretta con la città, il programma di mostre e installazioni urbane ne rafforza la vocazione al contemporaneo grazie alle opere di artisti di alto profilo - nazionali e internazionali e di differenti generazioni - e ai loro interventi in piazze, strade, chiostri, quartieri della città.

«L’arte oggi non può più essere confinata entro spazi chiusi o forme tradizionali. Deve contaminarsi, immergersi nella vita quotidiana, attraversare le nostre strade, le piazze, i luoghi della memoria e della comunità. E deve parlare il linguaggio delle nuove generazioni». Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
«Questo è il senso della visione culturale che stiamo portando avanti con il programma “Napoli contemporanea”, una visione fatta di percorsi artistici aperti, condivisi, capaci di stimolare la curiosità, coinvolgere ed educare. In quest’ottica, la nuova scultura di Marcello Jori, dedicata a Pinocchio e collocata in Piazza Mercato, rappresenta un segnale forte. È un’opera che porta con sé un messaggio universale di trasformazione, immaginazione e verità, e che contribuisce a valorizzare uno degli spazi più ricchi di storia della nostra città. Piazza Mercato, grazie a questo intervento e ad altri in corso, sta attraversando una nuova stagione di rinascita. Il nostro impegno è chiaro: fare dell’arte un’esperienza diffusa, viva, inclusiva» conclude.

«Pinocchio è figura che, acquistando una solidità plastica, viene fuori dalle pagine dell’omaggio a “Le avventure di Pinocchio” pubblicato nel 2018 da Marcello Jori: una versione fedelmente riscritta e illustrata del capolavoro di Carlo Collodi. - spiega Vincenzo Trione, consigliere del sindaco di Napoli per l’arte contemporanea e l’attività museale e curatore del programma Napoli contemporanea - Un ardito esercizio iconotestuale, basato sul dialogo tra parola e immagine, fondato sulla combinazione tra fedeltà e infedeltà. Un avvincente storyboard, che mescola la tradizione degli affreschi del Trecento con le soluzioni della graphic novel e con certi artifici del cinema. Nel suo adattamento, Jori si comporta come un regista intento a trarre un film da un romanzo. Studia, analizza, interpreta, scompone, smonta, rimonta, amplia e dilata il soggetto letterario. Lo personalizza. Lo continua. Lo reinventa. Lo riattiva».
L'artista Marcello Jori ha raccontato: «Non sempre le opere d’arte nascono per volere o per merito dell’artista, e questo è il caso. Un pomeriggio, Emilio Mazzoli, il mio gallerista, mi dice: “Ho un sogno da 40 anni: un Pinocchio fatto da un artista. Te la senti di provarci tu?" Io ho detto di sì con una tale incoscienza bambinesca e una tale gioia che è esondata in tutte le pagine di un libro scritto e dipinto a mano per 400 pagine! Ma per Pinocchio l’arte più vicina alla vita è la scultura e così, per colpa della sua disumana voglia di vivere, eccoci qui, io “Scultore" e lui “Vivo" nella piazza più viva di Napoli».