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Teatro San Carlo
01 Giugno 2025 - 10:39
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
NAPOLI. «Visto che questa nomina è così importante, nei prossimi giorni la faremo». Il sindaco di Napoli e presidente della fondazione che regge il teatro di San Carlo, Gaetano Manfredi, risponde così, a stretto giro, al sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi al termine della conferenza stampa di presentazione del nuovo cartellone 2025-2026 senza che il teatro abbia un soprintendente.
Scaduto il 31 marzo il mandato di Stephane Lissner, infatti, la direzione artistica è affidata a Ilias Tzempetonidis che già affiancava Lissner. Lo scorso 30 aprile è scaduto anche il mandato del Consiglio di indirizzo, che potrebbe restare in proroga per 45 giorni, quindi fino a metà giugno. Tempi che hanno portato il sottosegretario Mazzi, che ha la delega alle fondazioni lirico-sinfoniche, già nei giorni scorsi, a chiedere celerità nella scelta della nuova governance.
Arrivando al San Carlo, il sindaco aveva ribadito che «mancano i due membri dei Cdi che devono essere nominati dal ministero. Mi auguro che a breve arrivino i nomi e nei prossimi giorni io procederò alla nomina del membro che tocca alla Città metropolitana, così potremo costituire il nuovo Cdi. È fondamentale che si costituisca questo organo, perchè i membri dovranno esprimere la loro opinione sul soprintendente. Io come sindaco sono il presidente, ma devo ascoltare le proposte che verranno dagli altri componenti».
Ai cronisti che incalzavano e gli chiedono se le strada da seguire fosse quella indicata da Mazzi, come aveva fatto intendere nei giorni scorsi il ministro competente Giuli, Manfredi non ha risparmiato un'altra stoccata: «Io seguo la legge. La proposta viene dal Consiglio di indirizzo, poi il ministero svolgerà la sua funzione. Non lo rivendico io, lo dice la legge».
Terzo e ultimo strale l'ex ministro dell'Università e della Ricerca lo lancia quando parla di continuità da assicurare al lavoro del teatro. «Il San Carlo ha avuto una crescita importantissima negli ultimi anni - sottolinea Manfredi - dal punto di vista gestionale e artistico, grazie al contributo di tutti. La mia preoccupazione è che questa crescita non si interrompa e che il nuovo soprintendente dovrà continuare questo percorso ed essere soprattutto in grande sintonia con il territorio e con le istituzioni del territorio, perchè il San Carlo è patrimonio di Napoli, non di altri».
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