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L'appello
01 Giugno 2025 - 10:44
Giuseppe Autrù
NAPOLI. Un padre dolce e affettuoso, Giuseppe Autrù scompare nel primo pomeriggio di due settimane fa. Con sé non porta niente. Cellulare e documenti rimangono sul comodino mentre Giuseppe si allontana a piedi dal quartiere Rione Incis a Ponticelli, zona est di Napoli. Erano circa le due del pomeriggio, subito dopo pranzo, quando esce di casa e non ci torna più.
«Indossava una maglietta azzurra a maniche corte, pantalone beige e scarpe a strisce blu scuro» rammenta uno dei suoi figli. Età sessantuno anni, alto circa un metro e sessanta, corporatura esile, calvo e un pizzetto senza barba. Lo vediamo, dalle telecamere della videosorveglianza, uscire ricurvo dal portone di casa sua e camminare adagio in direzione della circumvesuviana di Madonnelle.
Ma nella stazione, sempre secondo i video delle telecamere di sorveglianza, di Giuseppe non c’è traccia. L’allerta scatta qualche ora dopo di quello stesso fatidico sabato 17 maggio. Da quel momento, iniziano le mobilitazioni alla ricerca di Giuseppe. I volantini, le ronde, la mobilitazione dei media, le affissioni con il suo volto sparse in giro per la città non sono ancora servite a far rinvenire l’uomo, ma solo a qualche testimonianza.
Nei giorni successivi, infatti, sono arrivate, al numero scritto sui volantini, svariate chiamate di coloro che dicevano di averlo visto. Ma quando sul posto accorrevano anche i parenti, Giuseppe non c’era più. Volla e Portici, le zone in cui si sono registrati gli avvistamenti. I figli non escludono che il papà possa trovarsi in uno stato confusionale, con la possibilità che possa aver dimenticato la strada verso casa.
«Era un periodo difficile a causa di problemi di salute, anche se non c’è nessuna patologia grave» afferma uno di loro. È per questo che il principale appello della famiglia di Giuseppe a tutti è aiutarlo qualora dovessimo notarlo. Offrirgli un po’ d’acqua, un pasto caldo o semplicemente restare con lui fino all’arrivo dei soccorsi. Non è pericoloso e «potete avvicinarvi con tranquillità, senza timore” assicura la famiglia che da parte nostra cerca solo aiuto e sostegno per riportare il padre a casa.
«Il vostro gesto potrebbe essere decisivo». In tal caso, il numero da chiamare, oltre quello scritto sui volantini appesi in città, è il 112 del servizio d’emergenza. Trovare un uomo perso in una città da circa tre milioni di abitanti è un’impresa quasi impossibile. Ma quando a cercarlo è tutta la città, questo miraggio potrebbe non essere così lontano.
Del suo caso se ne è occupato anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha Visto?”: «Giuseppe, vive e lavora a Napoli con la moglie. Sabato 17 maggio, intorno alle 13,30, è uscito e si è diretto a piedi verso la stazione della circumvesuviana Madonnelle. Non ha con sé i documenti né il cellulare. Giuseppe ‘Peppe‘ Autrù, scomparso a Napoli – nel quartiere Ponticelli – del quale non si hanno più notizie». Sui social sono diventati virali gli appelli per le sue ricerche e il suo ritrovamento. Ma al momento pare che Peppe sia davvero scomparso nel nulla.
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