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Via Carbonara

Agguato al pr, preso complice del sicario

L’appuntamento si era rivelato una trappola: Attraente tradito da un amico

Agguato al pr, preso complice del sicario

Pasquale Attraente e Vincenzo Benincasa

NAPOLI. Attirato in una trappola da un amico e ferito gravemente da colpi di pistola in via Carbonara, luogo dell’appuntamento. Pasquale Attraente detto “Paki”, pr e organizzatore di eventi, rischiò di morire il 25 febbraio dell’anno scorso per una vicenda in cui si trovò coinvolto suo malgrado.

Nella discoteca in cui allora lavorava il personale della sicurezza interna allontanò un gruppo di giovani che dava fastidio agli altri clienti. Uno di essi, il 27enne Vincenzo Benincasa dei Tribunali, gli chiese di incontrarlo all’alba a Forcella per saldare il conto della serata nel locale, ma secondo la polizia fu uno stratagemma per dare modo a un complice di entrare in azione.

Il movente starebbe nel rifiuto della vittima di rivelare il nome del “buttafuori” responsabile dell’affronto subito dai giovani indisciplinati.

Sono stati i poliziotti della sezione “omicidi” della Squadra mobile della questura (dirigente Giovanni Leuci, vicequestore Luigi Vissicchio) a risolvere il caso dopo un anno di indagini andate avanti con intercettazioni ambientali e telefoniche oltre che con la testimonianza di Pasquale attraente e di altre persone.

Cosicché su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica è finito in manette Vincenzo Benincasa con le accuse di tentato omicidio, in concorso con più complici non identificati, con il ruolo di istigatore o comunque di supporto all’autore materiale del ferimento.

Il giovane non è legato a clan, ha piccoli precedenti di polizia e in un paio di occasione è stato controllato per strada con Emanuele Durante, ucciso a Santa Teresa degli Scalzi per una vendetta interna a un gruppo di giovani legati ai Sequino.

Il provvedimento cautelare è stato emesso al termine dell’attività investigativa partita dall’agguato all’incensurato organizzatore di eventi danzanti, centrato da due colpi di pistola al la gamba all’alba del 25 febbraio 2024 a in via Carbonara. La vittima riportò la frattura della tibia ed è stato ricoverato nell’ospedale dei Pellegrini per 40 giorni.

Vincenzo Benincasa dopo aver trascorso, in compagnia di amici, una serata in discoteca ed essere stato allontanato dagli addetti alla sicurezza, aveva contattato la vittima (all’epoca dei fatti Pr presso il locale) e con il pretesto di saldare il conto di 1950 euro, aveva fissato un incontro in via Carbonara, dove si recò in compagnia di due giovani giunti a bordo di una Mercedes grigia; Uno di essi scese dalla macchina ed esplose sei colpi di pistola all’indirizzo di Pasquale Attraente, ferendolo alla gamba destra ma mirando ad altezza d’uomo con l’obiettivo di uccidere.

L’aggressore rientrò subito dopo nel veicolo, per poi allontanarsi con il complice alla guida in direzione di piazza Garibaldi. Sul luogo dell’evento i poliziotti del gabinetto di polizia scientifica di Napoli repertarono i sei bossoli calibro 9x21 e una cartuccia inesplosa, nonché tracce di sangue. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino all’eventuale condanna definitiva. 

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