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Femminicidio ad Afragola
02 Giugno 2025 - 17:30
«Mi state giudicando fredda, che non mi importa di Martina. Se mi vedete forte è perchè la forza me l'ha data lei». Lo scrive sui social Fiorenza, la mamma della ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola dall'ex fidanzato.
«Io sono stata sempre presente. Ho scoperto di uno schiaffo tre settimane fa ma nell'ultimo periodo lei era tranquilla». E poi le parole strazianti: «Mia figlia quanta paura e sofferenza ha avuto. Chi sa se mi ha chiamato».
Fiorenza sottolinea: «Io per mia figlia mi facevo uccidere. Era tutto per me. Quindi non mi giudicate. Principessa mia avrai giustizia».
IL LEGALE: SERVE SUPPORTO PSICOLOGICO PER I GENITORI
«È doveroso denunciare con fermezza che non è accettabile che lo Stato abbia abbandonato i genitori di Martina Carbobaro: dopo l'omicidio brutale di una figlia, non è accettabile che una madre ed un padre vengano lasciati soli senza alcun supporto psicologico immediato, senza assistenza, senza un minimo di tutela umana». Lo sottolinea l'avvocato Sergio Pisani, legale dei genitori di Martina.
«Nessuno può pretendere razionalità o comportamenti “coerenti" - dice ancora Pisani - da genitori che si ritrovano catapultati in un incubo, in uno stato di shock profondo e prolungato. Quando si subisce un trauma simile, la mente si frantuma, e può portare a gesti o parole che vanno letti per ciò che sono: il linguaggio della disperazione, della frattura psichica, del dolore assoluto. Lo Stato non può voltarsi dall'altra parte. Deve esserci con aiuti immediati, con psicologi, con sostegno reale. Perché se una madre impazzisce di dolore, la responsabilità è anche di chi non ha fatto nulla per aiutarla».
«Chi perde un figlio in modo così crudele non può essere lasciato solo. Mai», conclude l'avvocato Pisani.
ASSOCIAZIONE “LA BATTAGLIA DI ANDREA": PRONTI A DARE ASSISTENZA
«Siamo vicini alla famiglia della piccola Martina e pronti a dare supporto concreto». Attraverso la presidente Asia Maraucci, offre il proprio aiuto alla famiglia di Martina l'associazione "La battaglia di Andrea", raccogliendo l'appello dell'avvocato Sergio Pisani.
«Nel pomeriggio di oggi, - informa una nota - la presidente Maraucci si è messa in contatto con Ciro Salzano, direttore dell'Aias di Afragola, chiedendo la disponibilità ad offrire sostegno psicologico alla famiglia. La risposta dell'Aias è stata immediata e generosa: l'ente ha fatto sapere di essere pienamente disponibile a fornire, sin da subito, ogni forma di supporto psicologico utile ad accompagnare la famiglia in questo momento drammatico».
«Non possiamo restare in silenzio davanti a tanto dolore», ha dichiarato Maraucci che ha ricordato che “La Battaglia di Andrea" è nata proprio «per essere una rete solidale, concreta e viva. E oggi, più che mai, vogliamo esserci. Come ci siamo stati fin dal primo momento accanto alla famiglia, mettendoli subito in contatto con il nostro avvocato Sergio Pisani, vogliamo continuare a offrire ogni tipo di sostegno possibile».
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