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Arenella

I giardini della Dichiarazione Universale dei Diritti chiusi da 4 mesi

Dopo una sistemazione e una pulizia i residenti avevano sperato nella riapertura, ma i cancelli restano sbarrati

I giardini della Dichiarazione Universale dei Diritti chiusi da 4 mesi

NAPOLI. Ottimizzare i tempi di gestione dei parchi pubblici napoletani. I Giardini della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo nel cuore del quartiere Arenella restano inspiegabilmente chiusi da oltre due mesi, suscitando preoccupazione tra i residenti e le associazioni locali.

Dopo un intervento di pulizia e manutenzione che aveva fatto sperare in una pronta riapertura, l'area verde è rimasta sbarrata e inaccessibile senza una comunicazione ufficiale del Comune o delle autorità competenti che ne giustifichi la chiusura prolungata. Per i residenti della zona, si tratta di un vero e proprio paradosso: un parco intitolato ai diritti umani, inaccessibile proprio a chi avrebbe più bisogno di spazi di socialità, svago e verde urbano.

Genitori, bambini, anziani e sportivi si ritrovano privati di uno dei pochi polmoni verdi del quartiere, in un clima di totale incertezza. Nei mesi scorsi era stato posto un cartello all’ingresso del parco di via Edgardo Cortese. L’intervento di pulizia, sembrava preludere a una riapertura imminente, ma da allora nulla è accaduto. Nessun cartello informativo, nessuna ordinanza visibile, nessuna spiegazione formale. I cittadini si sono già attivati con segnalazioni, appelli e richieste rivolte alla Municipalità 5 e agli assessorati preposti, chiedendo trasparenza e tempi certi per la riapertura.

«Non è possibile che un parco pubblico venga chiuso per mesi senza un motivo dichiarato» - denuncia una residente - «abbiamo diritto a sapere cosa sta succedendo». Alla protesta di genitori ed anziani, che lo curano da oltre un decennio, si aggiungono Europa Verde e Alleanza Verdi Sinistra che chiedono trasparenza e rispetto della cittadinanza. In realtà le operazioni di pulizia sono durate solo due giorni.

Come ha spiegato Rino Nasti capogruppo di Europa Verde della Municipalità 5 «lo slittamento continuo della riapertura semina sconforto tra i genitori di quello che è considerato il parco dei piccoli, uno spicchio di territorio che nei mesi di chiusura del Parco Mascagna (riaperto lo scorso febbraio dopo oltre un anno di chiusura) è riuscito a tamponare la situazione».

In attesa di risposte e chiarezza, la chiusura del parco continua ad essere simbolo di un problema più ampio che si traduce nella cronica difficoltà di gestione e di valorizzazione del verde pubblico a Napoli. Eppure, proprio in un luogo dedicato ai diritti fondamentali, la fruizione dello spazio urbano dovrebbe essere garantita come parte essenziale del benessere collettivo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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