Cerca

CULTURAL HERITAGE UNESCO

«Napoli sede stabile della Conferenza»

Manfredi: «Ne abbiamo parlato con il ministro Giuli, stiamo lavorando a questa possibilità»

«Napoli sede stabile della Conferenza»

_Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al lavoro per una Napoli sempre più centrale nel Mediterraneo

NAPOLI. Il Comune di Napoli sta lavorando per diventare sede stabile della Conferenza Unesco, che chiude oggi i battenti dopo la prima esperienza dello scorso anno. L’ipotesi è quanto mai fondata se è vero che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, spiega che «stiamo lavorando su questa possibilità insieme al ministero della Cultura.

Ne abbiamo parlato con il ministro Giuli e mi sembra che il successo delle due Conferenze tenute qui sia la dimostrazione di come Napoli rappresenti la sede ideale come luogo permanente di dibattito e discussione sulle tematiche oggetto dell’appuntamento».·

Una convinzione rafforzata anche da quanto mostrato nella giornata inaugurale dalla vicesindaca e assessora all’Urbanistica, Laura Lieto, che ha illustrato ha illustrato i principali risultati ottenuti negli ultimi tre anni, dal piano d’azione partecipato che coinvolge attivamente le comunità locali attraverso l’attivazione della consulta permanente del Centro Storico, a una serie di progetti pilota basati su innovazione digitale e inclusione sociale attraverso il lavoro del comitato di esperti tecnico-scientifico.

«A Napoli stiamo lavorando per rendere il patrimonio parte viva della vita quotidiana, grazie al contributo delle persone che abitano il centro storico e alla loro straordinaria diversità. Solo unendo competenza tecnica e partecipazione attiva possiamo far sì che il patrimonio diventi leva di sviluppo sostenibile, inclusione e identità. La partecipazione alla conferenza Unesco conferma il ruolo di Napoli come laboratorio internazionale di buone pratiche nella rigenerazione urbana e nella valorizzazione culturale» aveva detto Lieto.

Intanto, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha promosso il side-event Youth4Heritage -Rising voices from Naples al quale hanno preso parte ventisei giovani selezionati dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Gioventù, interessati alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale, insieme a una rappresentanza di giovani professionisti stranieri già impegnati nel settore: William Richardson (Ghana), Aliguma Ahabyona Akiiki (Uganda), Majdulin Elmansuri (Libia), Ritika Khanna (India), RawdaAbdelhady (Egitto), Mette Lykkegård-Maes (Danimarca), TinHinane Bachir-Cherif (Algeria).

I giovani professionisti sono stati selezionati dall’Unesco in collaborazione con le autorità italiane, anche al fine di privilegiare la partecipazione di rappresentanti provenienti da alcuni Paesi africani, in connessione con le azioni per i giovani previste dal Piano Mattei. Durante il suo intervento di apertura, ha richiamato l’eredità dell’European Young Heritage Professionals Forum del 2019 e l'impegno Unesco nella salvaguardia delle varie forme delle fondamentali culture identitarie, necessarie per garantire la coesione sociale, nel rispetto delle diverse “radici”.

Il ministro ha inoltre sottolineato come «lo spirito di questi appuntamenti è quello di sostanziare una visione alla quale ispirarsi, una strategia da seguire, un obiettivo da perseguire, legato proprio al coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Questo tema, ben presente nel dibattito odierno al quale hanno partecipato giovani provenienti da diverse aree del mondo, rappresenta un riferimento imprescindibile del nostro Governo, così come di Unesco. Abbiamo bisogno di sensibilità “allenate” alla custodia e al tramandare, ma anche alla capacità di sviluppare una relazione stretta tra patrimonio culturale intangibile e tangibile».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori