Tutte le novità
camorra
07 Giugno 2025 - 09:42
NAPOLI. Per quasi cinque anni, tra il 2014 e il 2019, hanno letteralmente messo a ferro e a fuoco la periferia est di Napoli. Una guerra di camorra, quella tra i Rinaldi e i Mazzarella, che ancora oggi, seppur a fasi alterne, continua a mietere vittime e terrore. Almeno per il responsabili di quella stagione di bombe e sparatorie, con tanto di armi da guerra, la giudizia sembra però aver accertato una volta per tutte le effettive responsabilità. A pronunciarsi è stata adesso la Corte di Cassazione che, respingendo la raffica di ricorsi presentata dopo il verdetto di appello arrivato a luglio scorso, ha reso definitive le condanne di appello per un ammontare di circa due secoli di carcere.
L’unico colpo di scena ha riguardato la posizione di Maria Domizio, moglie del ras Ciro Formicola, per la quale la Corte di appello ha stabilito che il trattamento sanzionatorio dovrà essere ricalcolato dalla Corte di appello. Game over definitivo dunque per boss e gregari dei clan Rinaldi-Reale, Silenzio e Formicola, i gruppi criminali decapitati nel blitz che a maggio 2021 aveva portato all’esecuzione di trentasette arresti. Lo scorso anno, al termine del processo di appello, era però arrivato qualche importante colpo di scena. I giudici avevano assolto e scarcerato Gennaro Reale (classe 1992) e disposto l’assoluzione piena anche di Salvatore Nurcaro.
La Corte ha poi rideterminato le seguenti condanne: Raffaele Maddaluno, 14 anni e 4 mesi; Giuseppe Fusaro, 10 anni e 4 mesi; Gaetano Tabasco e Lorenzo Pianese, 11 anni e 5 mesi a testa; Gaetano Formicola, Ciro Grandioso, Sergio Grassia, Luigi Luongo, Salvatore Luongo, Raffaele Oliviero, 8 anni a testa; Carmine Reale, 6 anni e 8 mesi; Ferdinando Di Pede, 15 anni; Gaetano Nunziato, 4 anni e 5 mesi; Ciro Grassia, 11 anni e 5 mesi; e Giovanni Pagano, 10 anni e 4 mesi. Assoluzione confermata anche in appello per Anonio Reale (classe ’90).
Per il resto i giudici di appello avevano confermato la sentenza emessa dal gup il 27 ottobre 2022, quando le condanne erano state invece le seguenti: Ferdinando Di Pede, 18 anni e 8 mesi; Gaetano Formicola, giovane ras del clan omonimo, 14 anni; Maria Domizio, moglie del boss Ciro Formicola, 14 anni; Giuseppe Fusaro, 14 anni e 2 mesi; Luigi Gallo, collaboratore di giustizia, 10 anni; Ciro Grandioso, 14 anni; Luigi Luongo, 14 anni; Ciro Grassia, 12 anni; Sergio Grassia, storico luogotenente del clan Rinaldi, 14 anni; Salvatore Luongo, 14 anni; Raffaele Maddaluno “nzalatella”, 20 anni; Michele Minichini “tiger”, 13 anni; Gaetano Nunziato, 9 anni e 4 mesi; Salvatore Nurcaro, 8 anni; Raffaele Oliviero, 12; Giovanni Pagano, 12 anni; Lorenzo Pianese, 18 anni; Carmine Reale del ’95, 10 anni e 8 mesi; Gennaro Reale del ’92, 8 anni; Ciro Rinaldi “mauè”, 18 anni; Francesco Rinaldi, 8 anni; Tommaso Sannino, 14 anni; Gaetano Tabasco, 16 anni. Le accuse formulate dalla Dda erano, a seconda delle posizioni, associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco aggravati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo