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Ordine medici: devastazioni e aggressioni, perché legge non si applica?

Zuccarelli: c'è l'arresto in flagranza per chi vandalizza o aggredisce il personale medico

Ordine medici: devastazioni e aggressioni, perché legge non si applica?

NAPOLI. 'Le aggressioni avvenute nelle ultime ore sono un parametro del degrado sociale. Se i ragazzi di 15 anni girano con i coltelli in tasca, la sanità è come la scuola o altri luoghi in cui si manifesta il degrado. Le leggi ci sono, c'è l'arresto in flagranza per chi vandalizza o aggredisce il personale medico. Ci devono essere più arresti, le leggi vanno rese operative''. Lo dice all'Adnkronos il presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, a proposito dei recenti e ripetuti episodi di violenze nelle strutture mediche campane.

Ieri all'Ospedale Pellegrini un uomo, dopo il decesso della madre, ha sfondato la porta d'ingresso dell'area di pronto soccorso del nosocomio. Qualche ora prima, genitori e parenti del 18enne ucciso sulla spiaggia di Varcaturo (Caserta) avevano devastato i locali del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

''Alcune strutture ospedaliere non sono ancora dotate delle videocamere a circuito chiuso, inoltre mi chiedo: i direttori generali che vengono a sapere di questi episodi, li denunciano poi, come prevede la normativa? Sarei curioso di vedere le statistiche, le denunce sono molto poche'', aggiunge Zuccarelli, che punterebbe anche ''su una figura, che non è l'infermiere o il medico che sono già oberati di lavoro, in grado di comunicare con i parenti del paziente al pronto soccorso, spiegando i motivi del ritardo eventuale dell'intervento. La comunicazione con il paziente e i suoi familiari è essenziale''.

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