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L'inchiesta
10 Giugno 2025 - 13:28
Continuano senza sosta le indagini sulla grave vicenda che ha coinvolto il neonato Pietro, di appena nove mesi, ricoverato in condizioni gravissime al Santobono di Napoli. Le forze dell’ordine della procura di Lagonegro, in provincia di Potenza, stanno lavorando con grande celerità per ricostruire le ultime ore prima del ricovero del bambino, avvenuto giovedì scorso al pronto soccorso di Sapri, in provincia di Salerno. Al momento, l’inchiesta è formalmente aperta a carico di ignoti.
Nelle ultime ore, sono stati disposti i rilievi sull’abitazione della famiglia, situata in località Le Ginestre, nella frazione costiera di Villammare. La villetta, condivisa dalla madre di Pietro, dal suo attuale compagno e dal fratello maggiore del bambino, è stata sottoposta a sequestrato e approfonditi accertamenti. Gli investigatori sospettano che tra quelle mura possa essersi verificato l’evento che ha causato il grave stato di salute del neonato.
Proseguono anche gli interrogatori: sono stati convocati nella caserma dei carabinieri di Vibonati non solo la madre e il compagno, ma anche altri membri della famiglia, tra cui i nonni e il padre biologico di Pietro. Le deposizioni, alcune delle quali durate diverse ore, mirano a fare luce su eventuali dinamiche familiari, negligenze o responsabilità.
Le condizioni cliniche di Pietro rimangono critiche, seppur stabili. La comunità di Villammare, profondamente scossa dall’accaduto, si stringe attorno al dolore della famiglia. Questa sera, alle ore 19, nella parrocchia Maria Santissima di Portosalvo, è prevista una veglia di preghiera guidata da Don Vincenzo Contal, a testimonianza del sostegno e della vicinanza della comunità locale.
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