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Scampia

Arrestato il rapper dello show abusivo

Enzo Vitale, in arte “Envy”, dai domiciliari a Poggioreale per un reato minore

Arrestato il rapper dello show abusivo

NAPOLI. Dagli arresti domiciliari al carcere, con l’inframezzo di un clamoroso evento in strada per lanciare il suo ultimo disco. Lui è stato il convitato di pietra dello show che un mese fa bloccò piazze e rioni di Scampia con corse di auto e moto in gara tra manovre spericolate e inni.

Il rapper Envy, al secolo Enzo Vitale, allora non poteva muoversi da casa e fece sapere che non aveva nulla di cui scusarsi per l’occupazione abusiva dello spazio pubblico compiuto dai fan. Da un paio di settimane invece è a Poggioreale, arrestato dalla polizia su ordine di carcerazione per un reato minore.

Nulla che riguardi la vicenda del 12 maggio, quando sui social rimbalzarono diventando virali le scene del raduno con caroselli di vetture e impennate su due ruote. Un video di promozione del pezzo musicale in particolare fece il giro della rete. L’occasione era il lancio dell’ultimo disco del cantante, annunciato da Enzo Vitale con l’invito agli amici fan a scendere in piazza: lui sarebbe stato presente con il cuore, non fisicamente.

Successivamente fece sapere che aveva chiesto il permesso al Comune per l’iniziativa, ma gli era stato negato. L’evento si tenne lo stesso, con tanto di clamore mediatico e giustificazione postuma dell’interessato. «Non abbiamo fatto nulla di male, volevamo solo far palare dell’album e quindi non c’è nulla di cui ci si debba scusare».

Cosicché, com’era prevedibile, il raduno è stato oggetto di accertamenti di natura amministrativa e per violazione al codice della strada, concludendosi con multe salate nei confronti dei partecipanti individuati dalle telecamere di piazza Ciro Esposito, la zona pedonale invasa.

C’era chi guidava senza casco, chi ha effettuato manovre pericolose, chi è stato immortalato nei video seduto sul tetto di una macchina. Il 12 maggio scorso si videro scene di esuberanza estreme, definite “folli” da alcune persone nei commenti sui social. Ma tutta l’organizzazione è finita nel mirino degli investigatori del commissariato Scampia che ha visionato le immagini della videosorveglianza e dei poliziotti municipali.

Tra le multe inflitte, una per affissione abusiva di manifesti per ben 2150 euro e un’altra di 174 per “trasporto irregolare di passeggeri sul cofano di un’autovettura”. Poi, una serie di contravvenzioni per guida senza casco e mancanza di assicurazione. Per alcune ore infatti mezzo quartiere è rimasto in ostaggio dei partecipanti all’iniziativa. I controlli hanno avuto il plauso del prefetto di Napoli Michele Di Bari.

«Si manifesta l’apprezzamento per la proficua attività svolta dalle forze dell’ordine e in particolare della polizia locale nei confronti dei responsabili di comportamenti tenuti in violazione di legge nonché di disposizioni amministrative, al fine di ristabilire la verità».

Enzo Vitale in arte “Envy” ha beneficiato moltissimo della risonanza mediatica enorme dello show abusivo, al punto che i suoi follower sono raddoppiati. Il padre, Giovanni, è in carcere per un omicidio di camorra mentre lui si è sempre tenuto fuori dai clan di Scampia dedicandosi alla musica.

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