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La due giorni
16 Giugno 2025 - 11:43
Il Presidente Sergio Mattarella al Villaggio degli Stati Generali della Prevenzione
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto alla Stazione Marittima di Napoli, dove prenderà parte al via degli Stati generali della Prevenzione, evento organizzato dal Ministero della Salute, in programma oggi e domani, che riunisce i protagonisti del Servizio sanitario nazionale, le istituzioni centrali e territoriali, le società scientifiche, le professioni sanitarie, il mondo accademico e le rappresentanze della società civile.
Ad accogliere il capo dello Stato c'è il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il prefetto di Napoli, Michele di Bari.
DE LUCA
«Mi rivolgo al ministro Schillaci: ci sono tutte le condizioni per superare il piano di rientro, abbiamo contestualmente centrato obiettivi su prevenzione territoriale e ospedaliera, ci aspettiamo che sia superato il piano di rientro». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal palco degli Stati generali della Prevenzione, evento organizzato dal Ministero della Salute, in programma oggi e domani, che riunione i protagonisti del Servizio sanitario nazionale, le istituzioni centrali e territoriali, le società scientifiche, le professioni sanitarie, il mondo accademico e le rappresentanze della società civile.
«Abbiamo superato il commissariamento nel 2019, abbiamo dovuto far fronte alla distribuzione di vaccini e tamponi bizzarra», ha aggiunto De Luca, ricordando che «in Italia su bilancio sanitario, i risultati d'esercizio vedono quattro regioni in attivo: Campania, Lombardia, Veneto e Marche».
De Luca ha inoltre ricordato che «sulle liste attesa avevamo assunto impegno per essere primi in Italia, lo abbiamo mantenuto: oggi per la prestazioni richieste, urgenti e brevi, entro 10 giorni rispondiamo al 92% delle visite, un risultato inimmaginabile», sottolineando che la Regione Campania ha ereditato nel 2015 un debito sanitario per sette miliardi di euro.
«Siamo stati commissariati, pagheremo il debito fino al 2041. Siamo partiti come ultima regione italiana per Lea (livelli essenziali assistenza), abbiamo superato le criticità e il commissariamento, è rimasta per aria grande criticità: la legge che prevedeva il riparto del fondo sanitario nazionale per tre criteri è stata violata per 10 anni, la Regione Campania è stata penalizzata ogni anno per 200 mln di euro sulla media nazionale, perché è stato applicato solo un criterio del riparto, l'età anagrafica. La Regione Campania ha così 10 mila medici in meno, la dotazione minore di posti letto, in Campania ci sono 10,9 medici per mille abitanti rispetto ai 19 dell'Emilia Romagna», ha spiegato De Luca.
SCHILLACI
«Scegliere la prevenzione significa scegliere il futuro. La salute è l'unico diritto che la nostra Costituzione definisce fondamentale e l'Italia vanta un sistema sanitario tra i più solidi e solidali del mondo. Un patrimonio che siamo impegnati a conservare e a rafforzare per le generazioni di oggi e di domani. Ma ciò richiede un nuovo approccio che valorizzi maggiormente la prevenzione per vivere più a lungo in buona salute e per assicurare sostenibilità al nostro sistema sanitario, in un'ottica di modernità, mantenendo saldi i principi di universalità, equità e uguaglianza. Dobbiamo investire di più. Oggi solo il 5% del Fondo sanitario nazionale è destinato alle attività di prevenzione. Vogliamo aumentare questa percentuale e in questa direzione va anche il lavoro che stiamo portando avanti con il Mef, grazie alle nuove regole di bilancio europee, affinché la spesa per la prevenzione sia considerata a tutti gli effetti un investimento».
Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento questa mattina all'apertura degli Stati generali della prevenzione a Napoli. «È evidente che fare leva sulla prevenzione significa, nel lungo termine, ridurre i costi dell'assistenza, liberando risorse da investire in innovazione e ricerca che, grazie agli enormi progressi compiuti, permette di curare malattie un tempo ritenute incurabili», ha aggiunto.
PREVENZIONE
La prevenzione «non è solo questione di risorse, non è uno slogan: racchiude azioni che contribuiscono a ridurre l'insorgenza di patologie. E queste azioni si traducono, in primo luogo, nell'adesione a stili di vita corretti e agli screening oncologici. È bene ricordare che il nostro servizio sanitario offre opportunità di prevenzione non sempre sfruttate a pieno. Penso alle malattie oncologiche. Il 40% dei tumori si può prevenire agendo sui fattori di rischio e aderendo ai programmi gratuiti di screening del servizio sanitario pubblico. I dati dell'Osservatorio nazionale sugli screening dicono che è migliorata l'attività di invito alla popolazione target per tutti i programmi - con incrementi anche al Sud - con quasi 16 milioni di persone invitate nel 2023. Tuttavia, poco meno della metà ha eseguito un test (circa 7 milioni)».
Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi all'apertura degli Stati generali della prevenzione a Napoli. «Mi limito ad alcuni numeri», ha riportato il ministro. «Screening cervice uterina: adesione al 41%, con valori più bassi al Sud e Isole (31%) rispetto al Nord (52%) e al Centro (38%); screening mammografico: ha aderito all'invito il 55% delle donne, con un differenziale di 15 punti percentuali tra l'area del Nord e quella del Sud e Isole; screening colorettale: registra purtroppo un'adesione intorno al 34%, anche in questo caso maggiore al Nord, intermedia al Centro e inferiore nel Sud e Isole (20%). Eppure, si tratta di un test non invasivo che può intercettare possibili patologie oncologiche come il tumore al colon-retto che negli ultimi anni ha visto aumentare le diagnosi nelle fasce di età più giovani».
«In linea con le raccomandazioni europee - ha proseguito Schillaci - stiamo lavorando per ampliare i programmi di screening al cancro del polmone. Su questo è già attiva la Rete italiana per lo screening polmonare, che abbiamo rifinanziato anche con la legge di Bilancio 2025 per il proseguimento del programma che finora ha consentito di effettuare quasi 10mila esami con tomografia computerizzata. E stiamo pensando anche al cancro della prostata. È necessario - ha rimarcato - rafforzare tutte le attività di coinvolgimento dei cittadini. Dobbiamo intercettare le paure, superare i pregiudizi. Ognuno di noi deve sentirsi parte attiva del proprio percorso di salute».
MELONI
«Questo Governo considera fondamentale investire nelle politiche di prevenzione. È la ragione per quale stiamo lavorando, fin dal nostro insediamento, per consolidare un cambio di paradigma e promuovere con sempre maggiore determinazione l'adozione di stili di vita sani e la partecipazione ai programmi di screening che, come sapete, sono uno strumento decisivo per migliorare lo stato di salute, evitare l'insorgenza di malattie, e per intervenire con tempestività laddove è necessario. Ecco perché la scelta del ministero della Salute di organizzare gli Stati generali a Napoli non è casuale, ma rientra nella strategia più ampia che il Governo sta portando avanti per colmare i divari che esistono tra i territori e rendere il sistema sanitario nazionale più moderno ed efficiente, garantendo ai cittadini risposte sempre più adeguate e tempestive, su tutto il territorio nazionale e nello stesso modo». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo videomessaggio all'apertura degli Stati generali della prevenzione a Napoli.
«E rientrano in questa strategia - ha sottolineato - le tante azioni che il Governo ha messo in campo in questi 2 anni e mezzo. Penso alla scelta di destinare alla sanità stanziamenti record, che porterà il Fondo sanitario nazionale a 141 miliardi di euro nel 2027. Ricordo la decisione di valorizzare il personale sanitario, assicurando anche le risorse per i rinnovi contrattuali. Mi riferisco inoltre all'entrata in vigore dei nuovi Lea, che si aspettava da oltre 20 anni e che consente di accedere a prestazioni coperte dal sistema sanitario nazionale. E non dimentico, ovviamente, l'azione di sistema che abbiamo avviato per ridurre le liste d'attesae e assicurare ai cittadini risposte più veloci e tempestive ai loro bisogni».
«La nostra nazione deve viaggiare sui binari dell'eccellenza in ogni territorio - ha proseguito la premier - E questo vale, ovviamente, anche per ciò che riguarda la prevenzione. Sfida che oggi riparte da Napoli, con un evento che riunisce i principali protagonisti del sistema sanitario italiano. E il mio auspicio è che questi Stati generali possano rappresentare un nuovo inizio, e suggellare la nascita di un'alleanza che riconosce nella prevenzione il primo obiettivo dell'agenda della sanità e lo strumento per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale. Da oggi parte un nuovo impegno collettivo per mettere al centro la prevenzione, colmare le distanze e costruire una sanità più equa, più giusta, più moderna. Un obiettivo che potrebbe sembrare ambizioso, e lo è, ma penso che sia alla nostra portata e che dobbiamo essere determinati a raggiungere. Per il bene dei cittadini e il futuro della nostra comunità nazionale».
LA VISITA DI MATTARELLA ALLO STAND DEL SANTOBONO
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato il Villaggio degli Stati Generali della Prevenzione, in corso alla Stazione Marittima di Napoli. In precedenza, il capo dello Stato ha visitato lo stand dell'Ospedale pediatrico “Santobono" di Napoli, in compagnia del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, per poi fermarsi qualche secondo al Villaggio degli Stati Generali della Prevenzione.
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