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Il femminicidio di Afragola
17 Giugno 2025 - 19:18
Martina Carbonaro e Alessio Tucci
Domani prenderanno il via gli accertamenti sui cellulari sequestrati nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Napoli Nord, che ha disposto il sequestro dei dispositivi digitali nell’ambito del procedimento avviato dopo il femminicidio.
I telefoni sono stati sottoposti a sequestro il 28 maggio scorso, e tra i dispositivi analizzati ci sono anche quelli di cinque membri della famiglia di Alessio Tucci, il 19enne reo confesso dell’omicidio, che non risultano indagati nel procedimento. L’indagine si concentrerà sull’analisi dei contenuti digitali per raccogliere eventuali elementi utili alle indagini.
Tucci si trova attualmente in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La procura sta cercando di ricostruire le circostanze della morte della giovane e di verificare eventuali responsabilità digitali o comunicazioni che possano contribuire a chiarire il contesto del delitto.
Per l’accertamento tecnico, il legale della famiglia Carbonaro, l’avvocato Sergio Pisani, ha nominato come consulente di parte l’ingegnere Lorenzo Laurato, che si occuperà di supportare gli approfondimenti tecnici sui dispositivi sequestrati.
Le indagini proseguono con il massimo riserbo. Si attendono i primi risultati degli accertamenti sui cellulari, che potrebbero fornire elementi decisivi per ricostruire le dinamiche dell’omicidio e le eventuali responsabilità digitali coinvolte nel dramma che ha sconvolto la comunità di Afragola.
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