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La denuncia

Equipaggio 118 aggredito a pugni e testate

L’intervento a piazza Carlo III. Alla fine il “paziente” ha cominciato a dare botte da orbi

Equipaggio 118 aggredito a pugni e testate

NAPOLI. Nella notte tra domenica e lunedì, intorno all'1.30, un equipaggio del 118 in servizio a Napoli presso la postazione Incurabili è stato vittima dell’ennesima violenta aggressione durante un intervento di routine. A segnalarlo è l'organizzazione Nessuno Tocchi Ippocrate sulla sua pagina Facebook.

Si tratta, segnala Nti, dell'aggressione «numero 30 del 2025» e solo nel territorio dell'Asl Napoli 1. E in totale gli episodi salgono a quota 38 se si considerano sia Napoli 1 che Napoli 2.

«L'allerta - ricostruisce l'associazione nel post - era giunta per un uomo di circa 40 anni, di origine africana in stato di ebrezza alcolica a piazza Carlo III. L'uomo è stato soccorso sul posto, stabilizzato e caricato sull'ambulanza per essere trasportato all'ospedale Fatebenefratelli. Tuttavia, al momento del trasferimento dalla barella autocaricante del mezzo di soccorso a quella ospedaliera, il paziente ha improvvisamente colpito con una testata all'addome l'autista soccorritore, per poi assestargli un violento pugno al volto».

«Il gesto, totalmente imprevedibile, ha causato momenti di forte tensione e panico tra il personale sanitario. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che si trovavano nei pressi del punto di soccorso, che hanno provveduto a fermare l'aggressore e a condurlo in caserma per gli accertamenti del caso. L'uomo è ora indagato per aggressione a pubblico ufficiale e lesioni personali».

L'episodio, commenta Nti, «riaccende i riflettori sull'allarmante escalation di violenza ai danni degli operatori del 118, che sempre più frequentemente si trovano a operare in condizioni di pericolo, anche durante interventi di soccorso apparentemente ordinari». Sindacati di categoria e associazioni di settore tornano a chiedere misure di tutela più efficaci, tra cui la presenza delle forze dell'ordine in contesti ad alto rischio, la dotazione di bodycam, e l'introduzione di pene più severe per chi aggredisce il personale sanitario.

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