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Truffe agli anziani, sgominata banda di criminali

Da Genova a Napoli, 13 in manette

Truffe agli anziani, sgominata banda di criminali

NAPOLI. Almeno 43 truffe agli anziani in tutta Italia: 13 arresti. Nelle prime ore di questa mattina, a Napoli ed hinterland, i Carabinieri del Comando Provinciale di Genova hanno proceduto ad eseguire un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Genova su richiesta della Procura, nei confronti di 13 soggetti, tutti originari del Napoletano, per associazione per delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani. L'esecuzione di tali misure relative all'indagine denominata ''Pomelia'' è stata effettuata da circa 100 Carabinieri dei Comandi Provinciali di Genova e Napoli.

Le complesse indagini del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova San Martino, coordinate dalla Procura genovese, hanno permesso di individuare un sodalizio criminale capeggiato da una coppia, Alessandro D'Errico e Antonietta Mascitelli, con precedenti di polizia, soprannominati lo zio e la zia. Il gruppo - hanno ricostruito gli investigatori - era strutturato su una componente logistica che si occupava di fornire veicoli e telefoni cellulari nonché di mettere a disposizione dei locali (utilizzati come veri e propri call center) per l'organizzazione.

I ''telefonisti'' che si occupavano di individuare e contattare le vittime, coordinando i complici presenti nei pressi dell'abitazione degli anziani; una componente ''operativa'' che si occupava di recarsi presso l'abitazione della vittima per farsi consegnare denaro o monili in oro. Sono stati contestati agli indagati complessivamente 43 episodi di truffe pluriaggravate (28 consumate, 15 tentate) perpetrate sull'intero territorio nazionale nel periodo settembre 2023 - marzo 2024, per un conseguito profitto illecito complessivo superiore a 330mila euro. Sono state arrestate, nel corso dell'indagine, 2 persone e denunciata 1 per il reato di truffa aggravata, sventando 2 episodi e recuperandone il profitto per un valore di circa 10mila euro.

Il modus operandi ha seguito due schemi ricorrenti, alternando le tecniche del finto Maresciallo dei Carabinieri o Avvocato, che riferisce telefonicamente che un prossimo congiunto dell'anziano (generalmente figlio, nipote o coniuge) ha provocato un incidente stradale in cui è rimasta gravemente ferita la controparte, paventando la necessità del versamento di una somma di denaro per evitare serie ripercussioni giudiziarie al parente. Oppure il finto parente (figlio o nipote), che riferisce della necessità di versare una somma di denaro per definire la vincita di un concorso pubblico (anche nelle Poste Italiane) o la consegna di un pacco, paventando in caso contrario il rischio di esclusione dal concorso o la mancata consegna del plico.  

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