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Tavolino selvaggio al Vomero, arriva la petizione dei residenti

Già superate le duemila firme. Per gli abitanti del quartiere collinare «raggiunte punte di invivibilità»

Tavolino selvaggio al Vomero, arriva la petizione dei residenti

NAPOLI. Decoro urbano e dintorni: un valore aggiunto da recuperare, ma che, stando ai fatti, tarda a decollare verso soluzioni più incisive, circa le non poche tematiche cittadine. Ecco infatti delineato un pessimo biglietto da visita, purtroppo dei non pochi in materia, anche per i tanti turisti che si recano a San Martino. «Le scale di via Scarlatti al Vomero, che collegano la strada con via Morghen, versano da diverso tempo in un grave stato di abbandono e di degrado – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che già in passato è intervenuto sulla grave situazione riscontrata, riferita a entrambe le rampe che hanno bisogno di urgenti e non più differibili lavori di manutenzione e di riqualificazione, ed i cui muri laterali – sono in diversi tratti o privi d’intonaco o con intonaco ammalorato, compromettendo sia l’aspetto estetico che principalmente quello strutturale».

Capodanno, al riguardo, sollecita l’immediato intervento degli uffici competenti dell’amministrazione comunale, affinché vengano eseguiti i lavori necessari per il ripristino delle murature, così come fatto nei mesi scorsi per le scale di via Luca Giordano, procedendo all’installazione di apparecchiature mobili per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ma non finisce qui, dato che i classici fari vengono puntati su un’altra emergenza che assilla lo storico quartiere partenopeo, divenuta col tempo oramai “tradizionale”, tanto da far rilanciare, sempre dal presidente del Comitato, la petizione online dal titolo: “Napoli: basta con ‘tavolino selvaggio’! Rivogliamo i nostri marciapiedi!”.

Tale appello è indirizzato al Prefetto, al Questore e al sindaco di Napoli, con la richiesta «d’interventi immediati e non più dilazionabili per debellare un fenomeno che in città e, in particolare, al Vomero ha raggiunto livelli inaccettabili, peraltro in aperto contrasto con le normative vigenti». Petizione, questa, che ha già superato le 2.100 sottoscrizioni. Con l’occasione, lo stesso Capodanno chiede che «vengano avviate dalla Magistratura inquirente le indagini ritenute opportune e necessarie per appurare eventuali responsabilità nei ritardi sin qui accumulati, a ragione dei mancati interventi finalizzati a controllare un fenomeno che, amplificatosi a dismisura nel tempo, ha generato tantissime proteste».

«Fenomeno – puntualizza – che si manifesta da tempo anche nel quartiere collinare del Vomero dove, oltre ai marciapiedi, le occupazioni di suolo, peraltro senza un progetto organico, più volte annunciato ma mai attuato, hanno riguardato i tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano. Una situazione che non solo crea problemi ai pedoni e ai diversamente abili, costretti a far lo slalom tra gazebo, tavolini e sedie, ma riguarda anche i mezzi d’emergenza e di soccorso. Diciamo basta a “tavolino selvaggio” – sottolinea Capodanno -. Oramai nel capoluogo partenopeo i marciapiedi hanno in gran parte perso la funzione per la quale furono realizzati. Tra dehors, gazebo, ombrelloni, tavolini, sedie e orpelli vari, che si vanno ad aggiungere a buche, bidoncini carrellati con cumuli d’immondizia e motocicli in sosta, per i pedoni e per le persone con problemi di deambulazione, transitare sui marciapiedi o nelle isole pedonali, si è trasformata in un’impresa titanica, a volte addirittura impossibile. Non se ne può più».

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