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Fuga dei giovani: la Campania regge, ma l’inverno demografico segna -1,1

Tra il 2022 e il 2024, quasi mezzo milione di persone hanno scelto di lasciare il Paese per trasferirsi stabilmente all'estero

Fuga dei giovani: la Campania regge, ma l’inverno demografico segna -1,1

NAPOLI. L'Italia sta vivendo un vero e proprio esodo. Tra il 2022 e il 2024, quasi mezzo milione di persone hanno scelto di lasciare il Paese per trasferirsi stabilmente all'estero. Il 2024, in particolare, ha segnato un record preoccupante, con 191mila italiani che si sono cancellati dall'anagrafe, un aumento del 20% rispetto al 2023 (158mila) e il dato più alto registrato negli anni Duemila.

È quanto emerge da un'elaborazione su dati Istat che dipinge un quadro di "inverno demografico" sempre più rigido, con effetti accentuati in alcune regioni, inclusa la Campania. L'aumento è dovuto in gran parte all'espatrio di cittadini italiani (+36,5%), che cercano nuove opportunità soprattutto in Germania, Spagna e Regno Unito.

Nord Italia maglia nera dell'emigrazione, il Sud resiste (ma con precauzioni)

Le differenze territoriali nel fenomeno migratorio sono marcate. Le province di confine registrano i tassi più alti di emigrazione: Bolzano è la più colpita (18,4 emigrati ogni mille residenti), seguita da Imperia, Trieste, Como e Sondrio. Anche grandi città come Milano (33.814 emigrati in tre anni, 10,5 ogni mille) e Bologna (9.461, 9,4 ogni mille) mostrano numeri significativi. Fattori come il nuovo accordo fiscale Italia-Svizzera (in vigore dal 2024), che aumenta la pressione fiscale sui nuovi frontalieri, il caro affitti (come a Bolzano) o il minor costo della vita e degli studi in Austria e Svizzera, spingono molti a trasferire la residenza.

Al contrario, le regioni meridionali e, in particolare, la Campania, sembrano meno coinvolte da questo tipo di espatrio. Tuttavia, il Sud e le Isole registrano comunque un calo complessivo della popolazione residente (-1,1% e -1,3% rispettivamente), una dinamica aggravata da una scarsa natalità e da persistenti difficoltà economiche che, pur non spingendo necessariamente verso l'estero, impediscono una piena ripresa demografica ed economica.

Dal punto di vista qualitativo, la situazione è ancora più allarmante per l'Italia e per regioni come la Campania, che investono nella formazione di giovani talenti. Si registra una preoccupante fuga di capitale umano. Tra il 2013 e il 2022, oltre 350mila giovani tra i 25 e i 34 anni sono emigrati, di cui ben 132mila laureati. I rimpatri sono stati di gran lunga inferiori, portando a un saldo negativo di circa 87mila giovani laureati.

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