Tutte le novità
Camorra
25 Giugno 2025 - 08:41
Nella foto controlli dei carabinieri a Scampia; nei riquadri i boss detenuti Paolo Di Lauro e Salvatore Petriccione “’o marenaro”
NAPOLI. La pax di camorra a Scampia continua, lo dimostrano tutti gli indicatori recenti e meno recenti. Un clima di pacifica convivenza tra i clan, sempre attivi nella zona, che ha portato a una drastica riduzione dei fatti di sangue. Mentre proseguono i traffici di droga, sia pur non a livelli dell’epoca d’oro dello spaccio nel quartiere descritto in “Gomorra”.
Non l’unica attività illecita comunque, contrariamente a quanto si crede. Scrive la Direzione investigativa antimafia di Napoli che “Nel quartiere Scampia coesisterebbe in un clima di pacifica convivenza, fatti salvi isolati episodi di violenza, verosimilmente inquadrabili nell’ambito della regolazione di dissidi interni negli storici gruppi camorristici, in alcuni casi antagonisti, la cui prevalente fonte di guadagno è tradizionalmente costituita dal traffico di stupefacenti.
Lo dimostra, tra l’altro, l’operazione dei carabinieri di novembre 2023 che ha colpito il clan Abbinante, con 38 persone accusate a seconda delle varie posizioni di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga aggravata dal metodo mafioso, spaccio ed estorsione. Anche il clan della Vanella Grassi ha subito colpi importanti dalla procura antimafia e dalle forze dell’ordine.
Ma avendo la capacità non comune di trovare rapidamente nuovi capi, quasi sempre in seno alla famiglia, presenta una continuità d’azione non comune. Negli ultimi anni, dopo la clamorosa spaccatura negli anni della prima faida, la “Vinella” ha stretto nuovamente l’alleanza con i Di Lauro dividendosi i compiti.
Questi ultimi avrebbero intrapreso la strada della discontinuità rispetto alle vecchie strategie criminali della famiglia, orientandosi prevalentemente verso il perseguimento del massimo profitto economico. In questo modo, il clan Di Lauro avrebbe subappaltato le attività più violente alla Vanella Grassi, con cui avrebbe stretto una vera e propria partnership pur mantenendo la leadership e il ruolo di garante.
Una nuova strategia che rappresenta la novità più importante nel panorama criminale nell’area di Napoli nord, in cui sono presenti i Licciardi tra Secondigliano e Capodichino, gli AmatoPagano (ex “scissionisti”) anche se più spostati tra Melito e Mugnano, e gli Abbinante al rione Monte Rosa.
Più spostati nel vicino quartiere Miano, ma ugualmente pericolosi, sono i clan nati dalla crisi dei Lo Russo, i “Capitoni” praticamente scomparsi come cosca autonoma in seguito al pentimento di alcuni dei fratelli boss a cominciare da Salvatore.
Dividendosi anche geograficamente e come spartizione degli affari illeciti in due zone, “Miano di sotto” e “Miano di sopra”, gli eredi camorristici dei Lo Russo sono stati combattuti e decimate da indagini della Squadra mobile della questura e del commissariato Scampia.
Chiariti omicidi, “stese” e diversi episodi di racket, affare illecito che è andato di pari passi al traffico di droga per la presenza sul territorio di negozi e attività commerciali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo