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Politica e polemiche
04 Luglio 2025 - 08:14
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca
NAPOLI. Il 10 luglio la Campania potrebbe uscire dal piano di rientro sanitario: a Roma, infatti, è in programma un nuovo incontro con il ministero della Salute e quello dell’Economia per discutere della questione.
«Mi auguro che sia l’ultimo incontro per decidere dopo la fine del commissariamento. In questo modo dovremmo dare l’ultimo passo per tornare pienamente in possesso dei nostri poteri nell’organizzazione sanitaria e soprattutto delle risorse, perché davvero non c’è più alcun alibi che possano accampare» dice il governatore Vincenzo De Luca a margine della conferenza stampa di presentazione di “Un’Estate da Re”.
«Siamo una delle tre Regioni in Italia con un bilancio in attivo da oltre dieci anni. Sarebbe ora di farla finita» aggiunge. Ironizzando, poi, il numero uno di Palazzo Santa Lucia tocca anche il tema dell’America’s Cup: «Ho letto sui giornali di questo evento. Per delicatezza hanno pensato di non disturbarmi, forse pensavano che Napoli fosse in Scandinavia. Ne approfitto per ricordare che Napoli è nella regione Campania. Sarà necessario a un certo punto discutere, però ho apprezzato molto il fatto che non abbiamo voluto disturbarci. Èstato un gesto di grande rispetto e di grande sensibilità».
De Luca, poi, torna sul tema delle prossime elezioni regionali: «Al di là del gossip il mio capo della comunicazione credo raccoglierà tutta la quantità di “palle” che si stanno succedendo da mesi su questa storia delle elezioni. Ogni mattina vedo una rassegna stampa di “palle” proprio inventate, cose dell’altro mondo. C’è un solo problema serio in queste vicende, è che il Governo regionale, mentre gli altri fanno “palle”, lavora all’ultimo respiro per produrre risultati, per aprire reparti nuovi negli ospedali, per chiudere conferenze di servizi, per completare interventi per l’ambiente e cancellare entro l’anno la sanzione europea contro l’Italia per reato ambientale».
Il governatore ribadisce che «anche votando come nelle Marche, a fine settembre, non c’è tempo per l’approvazione dei bilanci. Le Marche non so che fanno e non mi interessa, ma ci sono regioni che non ragionano sugli interessi dei territori ma pensano alle beghe di partito Chi fa la corsa è perché ha paura di essere messo in discussione, tipo la Toscana. Ma i tempi per un’approvazione seria del bilancio di previsione non ci sono. Questo problema è stato segnalato al Governo ma siamo sereni, rilassati, quasi in fase zen: sarà un problema nazionale perché salteranno i tempi fissati dal Pnrr e i tempi di realizzazione dell’accordo di coesione e resteranno da soli migliaia di Comuni, 550 solo in Campania. Se si ritiene che questo sia un problema serio si consenta l’approvazione del bilancio di previsione».
De Luca sposa la linea suggerita dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che aveva proposto al Governo di aprire una finestra di 3-4 mesi per approvare i bilanci lasciando liberi i presidenti che non volevano usufruirn. «La proposta - prosegue ancora l’inquilino di Palazzo Santa Lucia - prevedeva anche che il Governo decidesse di fissare la successiva data delle elezioni di nuovo a primavera, perché se voti in autunno poi si riproporrà il problema. Era una proposta seria, equilibrata e responsabile, è stata avanzata ora il Governo decida cosa fare».
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