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guerra e pace
05 Luglio 2025 - 13:15
CASTELLAMMARE DI STABIA. Hanno sfidato le temperature tropicali da bollino rosso per urlare "Stop al massacro in Palestina" le 40 associazioni che ier sera hanno marciato sul lungomare di Castellammare di Stabia unite nel chiedere il cessate il fuoco in Medio Oriente.
Tra i manifestanti anche il sindaco Luigi Vicinanza. Tante bandiere della Palestina sventolate lungo il percorso del corteo partito alle ore 19 dall'Hotel Miramare per terminare sul sagrato della Cattedrale in piazza Giovanni XXIII dove ha sede anche il Comune.
Sono stati in 700 secondo gli organizzatori, forse meno di quanti si volevano registrare. Ma tra loro si sono visti professionisti, casalinghe esoprattutto tantissimi giovani, venuti anche dal Comune di Vico Equense, insieme con don Mimmo Leonetti che cura il Centro Caritas "Donna Sciurella" al centro antico di Castellammare di Stabia. In marcia anche gli operatori della Parrocchia del Carmine di Castellammare di Stabia, con l'attivissimo don Luigi Milani.
Bandiere della pace e della Palestina anche esposte ai balconi. "È l'urlo di Castellammare per la pace - afferma il primo cittadino, confuso tra gli stabiesi in marcia - un urlo che chiede che si ponga fine al massacro ingiustificato. Dopo il massacro che i terroristi di Hamas il 7 ottobre del 2023, hanno compiuto contro gli israeliani, si sta perdendo l'umanità. La reazione di Netanyahu è del suo Governo è insopportabile". "Quanti altri bambini e quanti altri civili devono morire perché si plachi questa furia cieca e insensata? - prosegue Vicinanza - Netanyahu sta facendo il peggior danno possibile a Israele, non sta difendendo, ma distruggendo l'immagine di Israele è questo è doppiamente criminale". ne di Israele è questo è doppiamente criminale".
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