Cerca

VERSO LE REGIONALI

Centrosinistra, spunta l’idea primarie

Renzi: «Il governatore campano deve partecipare all’indicazione del candidato»

Centrosinistra, spunta l’idea primarie

Piero De Luca e Matteo Renzi

NAPOLI. Sulla questione delle elezioni regionali in Campania continua il dibattito nel centrosinistra. E scende in campo anche Piero De Luca. «Si continuano a leggere nomi senza che siano stati definiti i programmi. A contrario, occorre partire dagli straordinari risultati ottenuti portando avanti gli interventi in atto per non far tornare la Campania indietro, in una palude economica e sociale. Il centrosinistra deve muoversi in continuità e in sintonia con l’importante lavoro di cambiamento svolto in questi 10 anni e con i relativi impegni da assumere per il futuro nell’interesse dei cittadini campani» dice il parlamentare del Pd.

Il figlio del governatore campano, poi, aggiunge: «Per cui evitiamo veti politici e soluzioni precostituite, bisogna lavorare per la piena unità di tutto il nostro campo progressista e per allargare la base di consenso. In questo senso, il confronto e l’ascolto dei territori è fondamentale e direi decisivo per giungere ad una soluzione finale che sia autorevole, pienamente sostenibile e condivisa da tutte le forze sia politiche che civiche in campo e in grado di condurre alla vittoria dando una guida stabile e sicura alla Regione nei prossimi anni».

In alternativa, ove il percorso non fosse questo, De Luca jr «le primarie di coalizione potrebbero essere uno strumento utile per consentire ai nostri elettori e militanti una scelta trasparente e partecipata sulla futura guida da proporre, per evitare di consegnare la seconda Regione d’Italia, prima del Mezzogiorno, alla destra, cosa che avrebbe un evidente impatto politico drammatico a livello territoriale ma anche nazionale».

RENZI: NON MOLLARE DE LUCA. Il tutto mentre sulle elezioni regionali torna pure il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: «Non ci possiamo permettere di lasciare fuori quelli che non amiamo molto a sinistra, a cominciare dai Cinquestelle, ma non ci possiamo permettere nemmeno di lasciare Vincenzo De Luca fuori, perché in questa partita, se l’obiettivo è vincere, bisogna vincere in Campania, bisogna vincere in Puglia dove nessuno deve pensare di ricattare Antonio Decaro, nessuno può permettersi di farlo.

Bisogna vincere in Toscana e nella partita che è più difficile ma è quella che farà la differenza, ovvero le Marche, dove Matteo Ricci si trova di fronte un candidato che in questi anni non ha fatto bene alla guida della Regione. Il centrosinistra se vuole vincere deve innanzitutto vincere le regionali e questo significa che in Campania si deve trovare al più presto il candidato, e anche che non si deve lasciar fuori da questa scelta nessuno».

MANFREDI E IL CAMPO LARGO. Intanto, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, il sindaco di Napoli, e presidente nazionale dell’Anci, Gaetano Manfredi, sottolinea che «si arriverà a un’alleanza ampia del centrosinistra, che in Campania è maggioritario. Ci sarà una candidatura che rappresenta tutto quello che chiamiamo “campo largo”. Sono molto fiducioso Ma penso che nessuna alleanza nasce a caso, va costruita valorizzando i punti di unione. Le condizioni ci sono, bisogna lavorarci».

Anche perché, aggiunge, «i leader di adesso hanno la legittimazione di condurre questo percorso. Non bisogna trovarli fuori. E anche i sindaci possono dare il loro contributo».

Riguardo il dibattito sul terzo mandato, che non è permesso nemmeno ai sindaci che sono le figure più vicine ai cittadini, Manfredi è chiaro. «C'è sicuramente un tema di distanza tra la politica e il cittadino. Bisogna rafforzare gli enti locali, ma nessuno è indispensabile. Dieci anni sono già tanti. Il vero problema è che si devono creare nuove classi dirigenti vale anche nelle Regioni e nel Parlamento».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori