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L'arresto

Nigeriano imbottito di eroina

Preso al porto un corriere diretto in Sardegna: ingeriti 10 ovuli

Nigeriano imbottito di eroina

NAPOLI. A volte l’inglese aiuta a rendere meno pesanti certi concetti. Come, per esempio, body stuffing che può significare introdurre droga nell’ano, ovviamente per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Ed è quanto successo l’altro ieri al porto di Napoli, dove è stato arrestato un 41enne nigeriano diretto in Sardegna.

Sono stati i carabinieri a bloccarlo con circa 100 grammi di eroina pura, divisi in 10 ovuli, e dopo un passaggio in ospedale è finito a Poggioreale. Dalla radiografia era emersa la presenza della sostanza stupefacente nel retto.Body stuffing e body packing, ecco le tecniche dei “muli” della droga definiti anche ovulatori, higher angels oppure body packers. Tanti i nomi nello slang del narcotraffico, uno solo il significato e unico nonché grave il reato.

Sono corrieri della droga, persone spesso vulnerabili, trasformate in vettori diretti. Le sostanze vengono nascoste all’interno corpo, con due tecniche particolari: il body packing e il body stuffing, usate alternativamente a seconda dei casi. Il body packing è quella più a lungo termine. Consiste nell’ingestione volontaria di ovuli o pacchetti di droga, solita mente eroina, cocaina o hashish. Le dosi sono sigillate in involucri impermeabili di lattice, plastica o nastro adesivo. Vengono poi trasportate nel tratto gastrointestinale o inserite in altre cavità corporee, per passare attraverso controlli di sicurezza ed espellerli una volta giunti a destinazione. Il rischio è altissimo.

La rottura anche di un solo ovulo può causare potenzialmente un'overdose fulminante e la morte. Il body stuffing, invece, potrebbe essere definita una pratica di occultamento d’emergenza. L’obiettivo è quello di disfarsi della prova prima di essere scoperti. Cosicché corriere, colto di sorpresa dalle forze dell’ordine, ingerisce rapidamente o nasconde in bocca, gola o altre cavità facilmente accessibili piccole quantità di droga non confezionate o confezionate in modo sommario. È una tecnica altrettanto pericolosa perché la droga non è protetta adeguatamente e può essere assorbita rapidamente dalle mucose, causando gravi danni all’organismo.

Non si tratta di metodologie esotiche, raccontate solo nei film o nelle serie tv sui narcotrafficanti colombiani, ambientate in centro o Sudamerica. Lo dimostra ampiamente l’arresto compiuto nel porto turistico di Napoli dai carabinieri del nucleo operativo Centro. Durante l’imbarco in uno dei traghetti diretti in Sardegna, un 41enne di origini nigeriane ha iniziato a mostrare segni di agitazione apparentemente ingiustificati. Si aggiustava continuamente i pantaloni nella parte posteriore, appariva insofferente per i tempi di attesa prima di salire sulla nave.

Intervenuti per comprendere la situazione, i militari dell’Arma hanno ritenuto o quantomeno fortemente sospettato che quell’inquietudine fosse un sintomo tipico di chi offre il proprio corpo per trasportare droga.Il 41enne extracomunitario è stato bloccato e portato all’ospedale dei Pellegrini. Grazie ad una semplice radiografia, i carabinieri hanno scoperto che l’uomo aveva nel retto oltre 100 grammi di eroina pura divisa in 10 ovuli il cui involucro stava per cedere. Fortunatamente non è successo: il nigeriano non ha subito danni all’organismo ed è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio. È ora in carcere in attesa del prosieguo del procedimento penale.

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