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Bradisismo
07 Luglio 2025 - 18:18
Nel corso del mese di giugno 2025, ai Campi Flegrei sono stati registrati 513 terremoti, di cui 370 localizzati, avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l'area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 chilometri e profondità massima di circa 4 chilometri. La magnitudo massima è stata 4.6, registrata il 30 giugno. Degli eventi registrati, 149 sono avvenuti nel corso di otto sciami sismici.
È quanto riporta il bollettino mensile di sorveglianza vulcanica dei Campi Flegrei, relativo al mese di giugno 2025, dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, pubblicato oggi. In particolare, il terremoto del 30 giugno risulta, attualmente, quello di maggiore energia, insieme al sisma di analoga magnitudo (4.6) registrato il 13 marzo 2025. Tra gli eventi di giugno 2025, quattro complessivamente hanno fatto registrare una magnitudo superiore a 3.
A partire dal 2019, riporta ancora il bollettino dell'Osservatorio Vesuviano, «si evince un progressivo incremento della sismicità, come numero di eventi e magnitudo». Non si modificano i valori medi di sollevamento del suolo, pari a 15 millimetri al mese. Complessivamente, da novembre 2005 a oggi, il suolo si è sollevato di 148 centimetri e, nell'ultimo anno e mezzo, cioè da gennaio 2024 a giugno 2025, il sollevamento è stato di circa 29,5 centrimetri.
In relazione al monitoraggio termico, le misure con termocamere mobili e droni effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti piuttosto stabili, ad eccezione dell'area di Bocca Grande, alla Solfatara, dove è stato possibile rilevare una temperatura massima di 144,5 gradi centigradi.
«Questo dato, solitamente inserito nel bollettino annuale, si discosta dalle temperature di circa 120 gradi centigradi rilevate nei mesi precedenti sempre tramite drone», precisa il bollettino mensile. Le temperature acquisite a Pisciarelli e nell'area di Agnano-via Antiniana mostrano invece una sostanziale stabilità.
Per quanto riguarda la geochimica dei flussi, viene indicato il «perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale, che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d'aumento tuttora in corso». Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l'intera area della Solfatara nel mese di giugno 2025 è pari a circa 4.500 tonnellate al giorno.
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