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Camorra
08 Luglio 2025 - 09:18
Nei riquadri i boss Ciro Mazzarella, Michele Mazzarella e Salvatore Barile
NAPOLI. È sicuramente il clan Mazzarella il più forte a Napoli Centro, ma la storica famiglia di malavita non sembrerebbe accontentarsi e starebbe attuando nell’ombra una strategia espansionistica sia in città che in provincia. Lo sottolineano gli investigatori che hanno preparato le ultime mappe di camorra, confermando quanto messo nero su bianco dalla Dia di Napoli nella relazione 2024.
Ad aiutare il gruppo originario di san Giovanni a Teduccio, ma con centri di comando anche a Forcella e nel quartiere Poggioreale, sarebbero scesi in campo nuovi e vecchi alleati. Resterebbe saldo invece, il patto di non belligeranza con l’Alleanza di Secondigliano e in particolare con i Contini.
Le due cosche infatti si dividono il controllo della zona della Stadera e di altri territori di Napoli. I principali ambiti illeciti di operatività del clan Mazzarella riguardano il settore degli stupefacenti e delle estorsioni in danno di commercianti ambulanti e di altre attività nei mercati cittadini.
Una recente attività di indagine avrebbe inoltre documentato l’interesse del gruppo nell’ambito della falsificazione monetaria. Lo ha dimostrato l’operazione conclusa dai carabinieri l’8 aprile 2024 con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelate nei confronti di ben 63 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate e tentata estorsione, aggravati dalla finalità mafiosa.
L’influenza del clan Mazzarella e ei gruppi collegati si registra, in particolare, nella zona di Forcella (quartiere San Lorenzo), storica roccaforte dei Giuliano (con cui i Mazzarella hanno legami di parentela acquisita), nella zona dei Decumani, della Maddalena, di Porta Capuana e Porta Nolana, nel quartiere Mercato (soprattutto alle Case Nuove), nel rione Sanità e a San Giovanni a Teduccio.
Ma la situazione non sarebbe statica, bensì dinamica proprio per la strategia in atto di conquistare nuovi spazi in città e in provincia. Lo Stato, va sottolineato, non è rimasto a guardare, anzi. Ne sono prova le diverse inchieste condotte dalla Dda, su indagini degli investigatori delle forze dell’ordine, culminate in numerosi e importanti arresti nel 2024.
A gennaio la Squadra mobile della questura partenopea ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone riconducibili ai clan Mazzarella e Caldarelli nei quartieri San Lorenzo e Mercato, accusati di tentata estorsione e lesioni, aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
L’attività d’indagine avrebbe documentato alcune vicende estorsive in cui alcuni committenti di lavori edili si sarebbero rivolti ad esponenti dei citati sodalizi camorristici per il recupero coatto di presunti crediti vantati nei confronti di un imprenditore del settore. Il 10 luglio 2024 i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 soggetti accusati di associazione mafiosa, detenzione e spaccio di stupefacenti, rapina e racket.
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