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CENTRO A CAVALLI DI BRONZO

Schiarita per la Polisportiva Partenope

Fermato l’ufficiale giudiziario, sfratto rinviato a ottobre. A breve un incontro con il Demanio

Schiarita per la Polisportiva Partenope

NAPOLI. Fermato lo sfratto della Polisportiva Partenope. La Palestra di via Cavalli di Bronzo resterà aperta fino all’8 ottobre. In centinaia, tra genitori e bambini, si sono radunati ieri mattina per protestare davanti all’ingresso del centro polisportivo Partenope contro lo sfratto esecutivo dalle palestre ai piedi del Maschio Angioino.

L’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto notificare l’atto, su mandato del Demanio, dopo la mancata corresponsione dell’affitto dei locali che ospitano la struttura dal 1951. Ieri mattina è scattata la protesta. Oltre 800 iscritti a varie discipline hanno lanciato un appello per impedire che le palestre vengano chiuse.

«Dobbiamo dimostrare – si legge nell’appello – che la struttura è viva e pienamente in attività: anche semplicemente allenandoci, facendo vedere il nostro lavoro quotidiano, la nostra passione e il valore di ciò che facciamo ogni giorno».

Lo sfratto si era materializzato dopo il mancato tentativo di mediazione tra il Demanio, proprietario dell’immobile, che esige rate di affitto arretrate, e la Polisportiva che da oltre 70 anni la gestisce e che ha formato tanti campioni. Così ieri mattina alle 10 quando l’ufficiale giudiziario si è presentato per la notifica c’erano i manifestanti ad attenderlo e bloccarlo.

Gino Saetta, storica figura della Pallavolo commenta: «Scongiurata la chiusura che metterebbe a rischio non solo tanti ragazzi che sarebbero privati del centro, ma anche tanti lavoratori: circa 25 tra logistica, segreteria e attività sportiva che rischiano di restare a casa. Faremo a breve un incontro con il presidente del Demanio che dovrebbe avere interesse ad accettare la nostra offerta. Lunedì è prevista anche una assemblea tra i dirigenti della Polisportiva, avvocati e famiglie degli iscritti».

Luciano Schifone, ex assessore Sport Campania commenta: «Apprezzo vivamente la decisione dell’ufficiale giudiziario e dei dirigenti del Demanio di prendere atto della difficoltà oggettiva di procedere allo sfratto della Polisportiva Partenope ista la presenza di centinaia di giovani atleti e genitori. Il rinvio all’8 ottobre darà la possibilità alla associazione e agli enti pubblici interessati a preservare una attività socioeducativa così importante e di trovare una soluzione per tutti. Certo è impensabile che la Capitale dello Sport del 2026 chiuda oggi una storica e prestigiosa palestra di giovani atleti, unico presidio sportivo nel centro della città. Rivolgo un appello a sindaco, Prefetto, ministro affinché scendano in campo per questa giusta causa».

«Il rinvio dello sfratto dell’associazione sportiva Partenope, deciso dall’ufficiale giudiziario anche alla luce della forte manifestazione di solidarietà di giovani atleti e famiglie, è una boccata d’ossigeno che consente finalmente di ragionare sul futuro di un presidio sportivo fondamentale nel cuore di Napoli». Così in una nota congiunta il consigliere comunale Giorgio Longobardi e il responsabile del dipartimento sport del coordinamento cittadino di Napoli di Fratelli d’Italia Mario Marsili.

«Questa non è una semplice vicenda di contenzioso amministrativo: è una questione sociale, educativa e sportiva. Metteremo la questione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale per sollecitare l’amministrazione a prendere una posizione chiara. Il sindaco non può continuare a ignorare un problema così sentito. FdI sarà in prima linea per evitare che si spenga un faro di sport, legalità e aggregazione nel centro città» hanno sottolineato gli esponenti di Fratelli d’Italia.

Intanto il deputato del Pd Marco Sarracino ha presentato un'interrogazione ai ministri dell'Economia e dello Sport per chiedere al governo di «intervenire subito» per fermare definitivamente lo sfratto della Polisportiva Partenope di Napoli, «una realtà che da oltre settant'anni rappresenta lo sport come strumento di riscatto, crescita e coesione sociale» spiega il parlamentare.

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