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L'iniziativa
10 Luglio 2025 - 20:01
MARANO. Un atto d’amore, vero e proprio, quello che i volontari dell’Associazione “Salandra Lovers” nata nel 2023, hanno compiuto e continuano a tenerlo vivo. Il Bosco della Salandra «è l’ultimo polmone verde di Marano», spiega il presidente dell’associazione Giampaolo Calone. Situato tra le pendici dei Camaldoli e il cuore dell’area metropolitana di Napoli, per anni il Bosco della Salandra è stato abbandonato a rifiuti di ogni genere, con la sola forza dei volontari di “Salandra Lovers” a tentare di ripulirlo come stanno facendo, talvolta anche con il supporto dell’amministrazione comunale di Marano. La missione, però, non è ancora del tutto compiuta: l’obiettivo di Salandra Lovers è rendere il Bosco della Salandra un bene comune vivo e accessibile, uno spazio educativo, culturale e ambientale a disposizione della comunità. Un luogo dove natura, storia e cittadinanza attiva possano incontrarsi. Tanto è stato fatto in poco tempo, da aver ricevuto anche il premio “Green Care”. Il bello, però, deve e può ancora venire.
QUANTA PASSIONE
«Il Bosco della Salandra appartiene in parte alla Curia di Napoli, una particella su di un’area totale di 70 ettari che racchiude anche reperti di epoca romana. Col benestare dei proprietari e del Comune, sin dalla nascita dell’associazione abbiamo iniziato a ripulirlo e creare eventi attrattivi, sempre a spese nostre. Da segnalare - spiega il presidente Giampaolo Calone - che all’interno del bosco c’è l’Eremo di Santa Maria di Pietraspaccata, risalente al 1500 e che potremmo definirlo come il cugino piccolo di quello più celebre dei Camaldoli. Abbiamo iniziato a ripulire e non ci siamo più fermati, e non solo. Quest’anno abbiamo fatto diventare il Bosco della Salandra e L’Eremo di Pietraspaccata “Luogo del Cuore” FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) grazie a una straordinaria mobilitazione popolare promossa dall’associazione». Questo ha fatto sì che, attraverso una raccolta di circa 8.000 firme, si possa partecipare a un bando per una prima parte per la sua messa in sicurezza e fruibilità. Dall’associazione, però, fanno presente che ora la palla passa all’amministrazione comunale e all’affidatario dell’Eremo, per concretizzare attraverso la presentazione di un progetto valido entro il termine dell’11 settembre. Per i Salandra Lovers, però, c’è un altro importantissimo passo da compiere, ossia essere riconosciuti da istituzioni e proprietari del bosco in modo ufficiale.
LA PETIZIONE
«Vogliamo svolgere il nostro lavoro di volontari appassionati - rivela Giampaolo Calone - a pieno titolo e in tutta serenità. Il nostro ruolo è quello di far vivere i luoghi di cui ci prendiamo cura, il che è la miglior forma di sensibilizzazione verso la popolazione e le istituzioni». Proprio per questo, è stata lanciata una petizione: «Promossa da cittadini e dall’Associazione Salandra Lovers per chiedere al Comune azioni concrete a tutela del Bosco della Salandra e dell’antico Eremo di Santa Maria di Pietraspaccata, affinché la trattativa tra il Comune di Marano e la Curia di Napoli per l’acquisto o il fitto dell’area possa avere un’accelerata. Sono passati quasi due anni da quando è iniziata e il tutto sta andando molto a rilento». Una petizione che potrebbe accorciare i tempi per un accordo che potrebbe permettere ai Salandra Lovers, sempre mossi dall’amore per la natura, per donare finalmente un area verde da troppo tempo negata alla cittadinanza. Un bosco che è riuscito a rivivere solo grazie alla loro passione. Per la raccolta firme, oltre ai punti di raccolta fisici (a Marano da “Vanità Corredi” al Corso Italia 44 e da “Atlas Viaggi” in via Castel Belvedere 22) è possibile firmare anche online su change.org/boscodellasalandra mentre, per altre info, è possibile seguire l’associazione Salandra Lovers sulle pagine ufficiali Facebook e Instagram, o contattarla via Whatsapp al numero 3281448269.
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