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Omicidio Santa Maria, il movente è personale

Il pestaggio forse doveva essere solo una “lezione”

Omicidio Santa Maria, il movente è personale

NAPOLI. Ci sarebbe un movente personale dietro l’omicidio di Marcello Santa Maria, napoletano di Posillipo pestato selvaggiamente in via Manzoni in pieno giorno davanti a diversi testimoni. Gli aggressori volevano soltanto dargli una lezionie, ma a furia di riempirlo di calci e pugni hanno perso il controllo della situazione. La vittima non aveva legami di camorra, eppure la dinamica dell’azione richiama a modalità da criminalità organizzata. Circostanza che si spiegherebbe, al momento è l’ipotesi prelevante, con un presunto “sgarro” del 53enne a qualcuno del “sistema”.

Una donna contesa, un corteggiamento insistente, un equivoco sentimentale: tutto è al vaglio dei carabinieri che indagano. Alle 10 dell’8 luglio scorso è stato aggredito in via Manzoni e pestato a mani nude, alle 22 della stessa giornata è morto in ospedale. E’ ancora un giallo l’omicidio di Posillipo, ma con il passare delle ore si sta scolorendo. Marcello Santa Maria, 53enne del quartiere conosciuto alle forze dell’ordine solo per vecchi precedenti, non sarebbe rimasto vittima di una lite estemporanea. L’impressione degli investigatori è che sia caduto in una trappola organizzata da persone che conosceva: probabilmente si è recato spontaneamente a un appuntamento che gli è costato la vita.

Nemmeno il tempo di arrivare che almeno due uomini a volto scoperto gli si sono buttati addosso colpendolo con pugni e calci su tutto il corpo. Il movente è oscuro, però grazie ad alcune testimonianze e alle immagini della videosorveglianza le indagini dei carabinieri sarebbero prossime a una svolta, quantomeno per identificare gli assassini.Marcello Santa Maria è stato picchiato nel tratto iniziale di via Manzoni, poco dopo l’incrocio con via Caravaggio. I carabinieri hanno individuato rapidamente il luogo dell’aggressione, dove il personale della sezione “Investigazioni scientifiche” ha compiuto accurati rilievi riscontrando le tracce di sangue.

Il ferito è arrivato al San Paolo con un’ambulanza del 118 per lesioni e contusioni alla testa, al torace e all’addome. Era stato colpito con tale violenza da provocare danni agli organi interni rivelatisi mortali. Le sue condizioni sono subito apparse gravi e i medici si erano riservati la prognosi, ma non appariva in pericolo di vita. Invece intorno alle 22 si è aggravato e per lui non c’è stato nulla da fare nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarlo. In via Manzoni le urla disperate della vittima hanno attirato l’attenzione di alcuni residenti che hanno dato l’allarme e chiamato il 112.

Nel frattempo il personale del 118 ha soccorso il 53enne trasportandolo all’ospedale San Paolo, avvisato da chi evidentemente aveva assistito alle terribili scene oppure aveva visto l’uomo a terra sanguinante. Sulla base delle testimonianze, sia pur vaghe e frammentate, gli investigatori subito sono arrivati al convincimento che Marcello Santa Maria sia stato attirato in una trappola: un appuntamento al quale si sono presentate due o tre uomini che l’hanno ridotto malissimo. Appare certo che malviventi volessero soltanto dargli una lezione per un movente ancora da decifrare, ma hanno perso il controllo della situazione a furia di accanirsi contro l’uomo ormai incapace di difendersi.

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