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15 Luglio 2025 - 08:59
NAPOLI. La Polizia di Stato coordinata dalla Procura di Napoli sta indagando su una serie di abusi sessuali che sarebbero avvenuti in un noto albergo del centro di Napoli e che vedrebbero nella veste di presunte vittime e di presunti autori dipendenti della struttura alberghiera. Secondo quanto si è appreso le violenze denunciate si sarebbero verificate in più occasioni nell'hotel Oriente, struttura ricettiva che si trova nel cuore della città: le presunte vittime, due donne, entrambe dipendenti, una cameriera e una addetta alle pulizie, hanno presentato un esposto alla fine del 2024 nei confronti di due loro colleghi che all'epoca dei fatti contestati ricoprivano entrambi ruoli manageriali. La proprietà dell'albergo, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, ha già notificato ai due indagati un provvedimento di licenziamento.
Le due donne, rappresentate dagli avvocati Amedeo Di Pietro e Danilo D'Andrea, hanno denunciato di essere state costrette per lungo tempo a subire le violenze negli ascensori, nelle stanze di servizio, nei ripostigli e anche negli spogliatoi. Nella denuncia presentata alle forze dell'ordine hanno sottolineato di essere finite sotto ricatto a causa dello stato di necessità in cui versano. Una delle due avrebbe subito anche un demansionamento. Le indagini sono finalizzate anche a verificare se nell'hotel ci siano stati altri casi analoghi a quelli denunciati dalle due donne.
Nei loro esposti, al vaglio degli inquirenti, le due donne hanno denunciato di essere state costrette a subire abusi sessuali in albergo dai due loro superiori per timore di ritorsioni che avrebbero dato un colpo ferale alla loro condizione lavorativa e all'unica possibilità di sostentamento di cui disponevano. Le due lavoratrici hanno dichiarato di aver infine trovato il coraggio di denunciare, dopo anni di vessazioni psicologiche e abusi sessuali cui sarebbero state sottoposte tra le mura dell'hotel pr circa un anno. Questa decisione avrebbe provocato la reazione scomposta degli indagati: "se mi licenziano avrebbe minacciato uno dei due te ne devi andare via da Napoli".
La più giovane delle due lavoratrici ha riferito di essere stata preda di attacchi di panico causati dalla paura di subire ancora abusi e, in un'occasione, di avere tremato come una foglia, facendo cadere un vassoio con dei bicchieri, solo dopo avere sentito la voce di uno degli indagati.
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