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22 Luglio 2025 - 09:12
NAPOLI. Un colpo studiato fin nei minimi dettagli per un bottino da capogiro. Hanno atteso che la vigilanza, di cui già conoscevano orari e spostamenti, si allontanasse per entrare in azione. A quel punto, incuranti che fosse sabato pomeriggio e che in strada fossero ancora presenti decine di passanti, hanno fatto irruzione nella Gioielleria Gentile, storica attività commerciale di via Nicola Nisco, nel cuore di Chiaia, e sotto la minaccia di una pistola si sono fatti consegnare tutti i preziosi presenti in cassaforte, per poi prelevare gran parte della merce esposta.
Pesantissimo il bilancio del raid il cui valore è stato stimato in oltre 300mila euro e tanta paura per il dipendente in quel momento presente e una cliente: «Ci hanno portato via sedici anni di attività», spiega in lacrime la titolare del noto negozio. L’assalto armato è scattato poco dopo le 17 di sabato, mentre in via Nisco, strada che si trova a due passi dalla centralissima via dei Mille, erano ancora presenti tante persone e passanti. «Pochi minuti dopo che la vigilanza si era allontanata ricostruisce Chicca Misso Gentile sono entrati nel negozio un uomo e una donna. Lei aveva una parrucca bionda e degli occhiali da sole, lui ha invece subito puntato una pistola contro il nostro collaboratore. Mentre lo costringeva a svuotare la cassaforte riempiendo delle borse, la donna ha legato con nastro adesivo una nostra amica e cliente».
La donna ha quindi aggiunto: «Ci hanno portato via sedici anni di attività, sacrifici e sogni, lasciandoci con la cassaforte vuota e il cuore a pezzi. Siamo sconvolte e provate da tanta violenza». La donna si è quindi rivolta al deputato Francesco Emilio Borrelli, da sempre attento al tema della sicurezza urbana, che ha stigmatizzato l’accaduto con parole durissime: «Un episodio gravissimo, che non può essere considerato una semplice rapina. Qui si è consumato un vero sequestro di persona, un attacco alla sicurezza di una delle zone più esposte della città. È intollerabile che in pieno giorno, in un quartiere centrale come Chiaia, si possa agire con tale brutalità e freddezza».
E ancora: «Chiedo alle autorità un intervento immediato e mirato, con controlli rafforzati, presidi fissi e sorveglianza reale. Napoli non può diventare terra franca per rapinatori e criminali: chi lavora onestamente deve essere protetto. Le forze dell’ordine dovranno analizzare i filmati di videosorveglianza e raccogliere testimonianze per risalire all’identità dei responsabili. Questo crimine non può restare impunito». Sull’accaduto, di cui l’opinione pubblica è stata messa al corrente nella giornata di ieri, indaga adesso la polizia di Stato, che ha a lungo interrogato la proprietaria della gioielleria, di cui ha raccolto la denuncia, e i suoi collaboratori. Stando a una prima stima, il bottino del colpo si aggira intorno ai 300mila euro. Una cifra a dir poco considerevole, frutto di un raid studiato probabilmente per diverse settimane. Al vaglio degli inquirenti le numerose telecamere di sicurezza presenti in zona.
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