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L'anniversario

Scampia, fiaccolata a un anno dal crollo della Vela celeste

Appuntamento stasera alle 21 in via Gobetti. Il comitato: in piazza per ricordare chi non c'è più e rimanere al fianco di chi è ancora in un alloggio provvisorio

Scampia, fiaccolata a un anno dal crollo della Vela celeste

«Noi ricordiamo tutto. Il boato. Le urla. L'orrore. Ma anche quella solidarietà che travolse i cuori di tutti e tutte, una solidarietà coraggiosa, determinata, concreta, che raggiunse l'Università di Scampia, lì dove una comunità sgomenta e terrorizzata per quanto stava accadendo ritrovò brandine, cibi a lunga conservazione, giocattoli per bambini, carta igienica, omogeneizzati». Lo scrive il comitato Vele di Scampia «ad un anno dal terribile crollo del ballatoio della Vela Celeste per cui tre persone, Roberto, Margherita e Patrizia, morirono, lasciando attonita un'intera comunità e altre undici rimasero ferite, tra cui sette bambini».

«Scampia - annunciano - scende in piazza e lo fa per ricordare, ma soprattutto per continuare a stare al fianco di quelle famiglie che con quella tragedia hanno perso tutto. Una terribile tragedia che mise in luce le fragilità delle strutture delle Vele di Scampia, fatte di degrado e problemi di manutenzione, le stesse da noi denunciate per anni».

L'appuntamento per una fiaccolata è stasera alle 21 in via Gobetti. «Scampia sta cambiando. Portandosi dietro - scrive ancora il comitato - le ferite del crollo, il nostro quartiere si è recentemente lasciato alle spalle le macerie dell'abbattimento della Vela Gialla, avviandosi ad abbattere quella Rossa mentre iniziano a sorgere le sagome, come sogni al chiaro di luna, dei nuovi alloggi».

«Tutto ciò è stato possibile grazie al nostro sangue, al nostro sudore, alle urla nel megafono di Vittorio Passeggio e di tutti quelli che insieme a lui hanno lottato per restituire dignità a quella Scampia famosa in tutto il mondo per il tetro odore della morte, del malaffare. - prosegue il comitato - Rivendichiamo con orgoglio quanto fatto fino ad ora e al nostro popolo promettiamo che porteremo a compimento questa straordinaria battaglia, condotta da donne e uomini straordinari con la schiena dritta, la testa ben alzata ed il cuore ricolmo di speranza».

«Oggi, come un anno fa, non scenderemo sul terreno della polemica. La giustizia farà il suo corso e se qualcuno ha avuto delle responsabilità per i tragici avvenimenti dello scorso 22 luglio ne risponderà nelle sedi preposte. A noi oggi interessa solo ricordare chi non c'è più e rimanere al fianco di chi in un alloggio provvisorio aspetta ancora di poter tornare a casa sua. Una casa che non dimenticherà mai nessuna e che continueremo a costruire mattone su mattone, dando corpo a quel quartiere fatto di servizi, cultura, aggregazione, attività sociali che tanto abbiamo agognato e che con tanta fatica, monitorando pedissequamente l'operato delle istituzioni, abbiamo intenzione di mettere su. Scampia vuole tutto. E, soprattutto, Scampia non dimentica» concludono.

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