Tutte le novità
Criminalità
26 Luglio 2025 - 09:22
Nella foto e nel riquadro i colpi di pistola esplosi dal commando contro la nuova sede dello Zenith di via Napoli
NAPOLI. La notte flegrea si tinge di giallo. Un commando di uomini armati è entrato in azione poco dopo le tre di venerdì in via Napoli e nel mirino è finito uno dei locali più rinomati della zona, lo Zenith Cafè&Restaurant.
I balordi, incuranti della presenza di un vigilante, hanno fatto fuoco contro una vetrata dell’immobile che a breve ospiterà una nuova “dependance” del locale, crivellandola con sette colpi di pistola. Per fortuna - e questa è la buona notizia - nessuno si è fatto male, solo un grosso spavento per la guardia giurata che, passata l’emergenza, ha subito informato il titolare dell’accaduto. Le indagini sul raid sono condotte dai carabinieri, che al momento non escludono alcuna ipotesi.
I primi passi dell’indagine partiranno comunque dall’esatta dinamica della sparatoria, che sembra essere già stata ricostruita con sufficiente chiarezza. Tutto è avvenuto in pochi secondi intorno alle tre di venerdì notte. È a quell’ora, infatti, che due uomini in sella a uno scooter, arma in pugno, si sono palesati davanti all’ingresso della sede storica dello Zenith.
Davanti a loro si è parato il vigilante, ma il commando non ha fatto una piega e anzi, per tutta risposta, ha attraversato via Napoli raggiungendo il nuovo locale nel quale sono ancora in corso dei lavori di ristrutturazione. Uno dei balordi ha fatto quindi fuoco dall’alto verso il passo, centrando la vetrata con sette colpi di pistola.
A quel punto i due malviventi, sempre in sella allo stesso scooter, si sono dileguati alla volta di Pozzuoli sparendo nel nulla. Il titolare dello Zenith, un giovane imprenditore senza macchia e molto stimato nell’ambiente, ha poi spiegato ai carabinieri di non aver mai subito alcun tipo di minaccia o avuto problemi con gente legata alla criminalità della zona.
Una circostanza che spinge gli inquirenti a lavorare, almeno in questa fase, a tutto campo e senza escludere alcuna pista investigativa. Il modus operandi usato dai sicari lascia comunque pochi dubbi sulla matrice mafiosa del raid. Resta però da capire - e non sarà semplice farlo - se nel mirino ci fosse l’attività in sé, oggi impegnata in una fase di espansione con la nuova sede aggiuntiva, o la ditta edile che sta curando i lavori di ristrutturazione dell’immobile.
Un aiuto in tal senso potrebbe forse arrivare a breve dall’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona, le cui registrazioni potrebbero rivelarsi utili a ricostruire la fuga del commando. Qualora i due malviventi avessero utilizzato uno scooter rubato le cose potrebbero però complicarsi non poco.
Il commando è ad ogni scappato alla volta di Pozzuoli, comune dove ancora oggi sono molto attive le nuove leve del clan Longobardi-Beneduce, un gruppo criminale spregiudicato e molto attivo soprattutto sul fronte dell’imposizione del racket ai danni di commercianti e imprenditori. Il rischio di un’escalation di “bussate”, con il Ferragosto e l’annessa “rata” ormai dietro l’angolo, sarebbe dunque un’ipotesi da prendere tutt’altro che sottogamba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo