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L'inchiesta

Operai morti a Napoli, quattro indagati: due lavoravano “in nero"

Omicidio colposo plurimo l'ipotesi investigativa della Procura

Operai morti a Napoli, in due lavoravano “in nero". Ci sono quattro indagati

Sono emerse nuove criticità nelle indagini sull’incidente che ieri mattina ha causato la morte di tre operai in via San Giacomo dei Capri, nel Rione Alto, a Napoli. Secondo i primi accertamenti, due dei lavoratori deceduti erano impiegati "in nero", ovvero senza contratto regolare.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, avrebbero portato all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone. Tra queste figurerebbero, secondo quanto anticipato da Il Mattino e La Repubblica, il titolare della ditta per cui lavoravano gli operai, il responsabile della sicurezza del cantiere, il noleggiatore del montacarichi e l’amministratore del condominio. Omicidio colposo plurimo l'ipotesi investigativa. Si tratta di un atto dovuto in attesa dello svolgimento dell'autopsia sui corpi delle vittime. 

L’incidente si è verificato intorno alle 9.40 di ieri, mentre i tre operai erano impegnati in lavori di manutenzione su un edificio di sette piani in via Domenico Fontana. Per cause ancora da chiarire, il cestello elevatore su cui si trovavano si è capovolto, facendo precipitare i lavoratori da un’altezza stimata di circa 20 metri.

Da verificare inoltre la circostanza secondo cui i tre operai non indossavano caschi né cinture protettive che avrebbero potuto impedirne la caduta. La ricostruzione dettagliata dell’accaduto sarà al centro delle indagini, che puntano a fare luce anche sulla presenza di eventuali irregolarità nelle condizioni di lavoro e sulla sicurezza del cantiere.

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