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Una giornata in spiaggia

Caro vacanza, lettini e ombrellone non per tutti

In Campania aumenti medi con una “postazione” che costa fra i 32 e i 35 euro, ma con disparità fra le varie località

Caro vacanza, lettini e ombrellone non per tutti

NAPOLI. L'estate 2025 si annuncia come un'altra stagione di rincari per le spiagge italiane, rendendo le vacanze sempre più inaccessibili per molti, compresi i vacanzieri in Campania. L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori (Onf), in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha rilevato un aumento medio del 2,3% nei costi dei servizi balneari rispetto al 2024. Altroconsumo e il Codacons parlano addirittura di rincari medi del 5%, ben oltre il 2% dell'inflazione.

Secondo Altroconsumo, negli ultimi quattro anni il costo medio per un ombrellone e due lettini a settimana, considerando le prime quattro file, è passato da 182 euro nel 2021 a 212 euro quest'anno, un aumento di quasi il 17%. Questo contribuisce al crescente fenomeno della "povertà di vacanza", aggravato dalla crisi e dall'inflazione, con una settimana di ferie che costa in media 980 euro a testa facendo aumentare il numero di lavoratori che non può permettersi una settimana di vacanza.

Rincari e servizi extra: chi rinuncia alla vacanza

Non solo lettini e ombrelloni, ma anche i servizi "extra" sono più cari: il noleggio di Sup e canoe - extra particolarmente presente nel golfo di Napoli- ha registrato un aumento del 2% quest'anno, dopo un significativo rincaro del 10% l'anno precedente. Federconsumatori indica la Sicilia come la regione con i maggiori rincari (+6% rispetto al 2024). Seguono la Sardegna (+4%), e poi Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Liguria, tutte con un +3% e Campania.

Parlando di singole località, rincari importanti hanno colpito Alghero e Senigallia (entrambi +9%), Palinuro (in Campania, con un +7%), e Gallipoli (+7%). Napoli rientra nella media con una postazione tra i 32 e i 35 euro, ma con forti variazioni regionali con una gap considerevole tra la costiera Amalfitana e le zone del casertano.

Il costo di una giornata in spiaggia non si esaurisce con ombrellone e lettini. Molti stabilimenti applicano costi aggiuntivi per servizi considerati basilari, come le docce, l'uso delle cabine per cambiarsi, i giochi da spiaggia, il noleggio di campi da beach volley e, a volte, persino l'uso dei servizi igienici.

Il presidente di "Mare Libero", Roberto Biagini, ha ribadito una questione spinosa: il mare è un bene pubblico, e il 98- 99% delle concessioni balneari sono scadute, rendendo le proroghe illegittime. «Nonostante ciò, i gestori continuano a occupare le spiagge e a lucrare su un bene comune pagando canoni irrisori».

Biagini chiede l'intervento delle Procure e la possibilità per tutti di accedere al mare senza pagare, invocando l'esercizio dei diritti dei cittadini. Tuttavia, tra concessioni scadute, costi proibitivi e servizi essenziali a pagamento, l'accessibilità alle spiagge sta diventando un privilegio anziché un diritto.

Per aiutare i consumatori a orientarsi tra offerte, prezzi e servizi, esistono diverse app e piattaforme online come Spiagge.it (per prenotazioni, confronto prezzi e offerte), Ombrellove (attiva soprattutto al Sud, quindi anche in Campania), e Google Maps (per informazioni aggiornate sulle recensioni).

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