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Il virus del Nilo
28 Luglio 2025 - 18:12
Un uomo di 80 anni, residente nella frazione Montedecore di Maddaloni, è la prima vittima in Campania dell’infezione da West Nile Virus. Il pensionato era stato ricoverato venerdì scorso nel reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale di Caserta, dove le sue condizioni erano risultate gravi a causa di patologie pregresse.
Parallelamente, un altro anziano residente sempre a Maddaloni si trova ricoverato nello stesso ospedale e con la stessa diagnosi. La notizia è stata diffusa dal sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, attraverso un post su Facebook, alcune ore prima del decesso dell’uomo.
Il primo cittadino ha riferito di due «anziani, fragili, entrambi provenienti dalla zona est di Maddaloni». De Filippo ha inoltre annunciato l’adozione di un’ordinanza specifica, che recepisce le indicazioni delle autorità sanitarie, e ha evidenziato l’intervento massiccio e ripetuto di disinfestazione, sia adulticida che larvicida, sul territorio comunale.
Il sindaco ha rassicurato i cittadini sulla situazione, definendola sotto controllo e smentendo ogni motivo di allarme ingiustificato. Ha aggiunto che si continuerà a monitorare la vicenda, aggiornando la popolazione sugli sviluppi, e ha invitato a mantenere comportamenti di prevenzione generale, ritenendo tali misure sufficienti a evitare ulteriori casi di infezione.
In vista, è programmato un intervento straordinario di disinfestazione che si svolgerà questa sera alle 22.00 a Maddaloni, con l’invito alla cittadinanza di evitare di sostare all’aperto durante l’operazione.
Cos'è il virus West Nile
Il West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l'uomo.
La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all'alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
I sintomi
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona.
Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (una persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
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