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31 Luglio 2025 - 08:21
Il governatore Vincenzo De Luca
CASTEL VOLTURNO. Da Castel Volturno, nel Casertano, Vincenzo De Luca (nella foto) torna ad agitare i sonni del centrosinistra in vista delle Regionali. «Preoccupato per il futuro della Regione? Lo devono essere i cittadini campani» dichiara il governatore, intervenuto alla clinica Pineta Grande ad un evento. «Bisogna proporre - spiega il presidente della Regione - persone adeguate e combattere l'opportunismo di quelli che si nascondono dietro De Luca».
Il bersaglio sono ancora le candidature delle prossime elezioni, la prima delle quali sembra quella del pentastellato Roberto Fico. «Noi - aggiunge De Luca - faremo il nostro lavoro fino in fondo. Non devo decidere io, decideranno le forze politiche. Io posso dire quello che penso, poi tutti si devono assumere le responsabilità».
Ma non ci sono solo le urne nei pensieri di De Luca. «Il 4 agosto - annuncia - dobbiamo prepararci alla guerra, i nostri nemici sono il Governo e il ministero della Salute. E Fratelli d'Italia è la forza politica nemica del Sud e della Campania. Se vedete i loro esponenti in provincia di Caserta prendeteli per il cravattino».
Il presidente della Regione allude alla riunione prevista per lunedì prossimo a Roma, dove si dovrà discutere del piano di rientro sanitario della Campania.
«Da 13 anni - afferma De Luca - chiudiamo il bilancio in attivo, ma siamo ancora in piano di rientro sanitario e per questo percepiamo almeno 200 milioni di euro in meno ogni anno dal Fondo di riparto nazionale, mentre tante altre regioni, penso ad Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Toscana, chiudono in passivo ma per loro non sono previsti piani di rientro. E lunedì se il Ministero continuerà nel suo atteggiamento di chiusura verso la Campania, chiederemo che anche per le altre Regioni in deficit siano previsti piani di rientro, e partiranno le querele alla magistratura penale, ricorsi al Tar; stiamo anche valutando eventuali danni erariali».
E per Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi, In «Campania bisogna tornare alla grammatica della politica. Passare dai nomi ai programmi, dalle intese, più sensato dire scontri a due, ad un tavolo di coalizione. Rispetto per i partiti maggiori della coalizione ma nessuno si illuda di chiudere la partita a due, Pd e M5S. Così rischiamo di andare a sbattere. Chiediamo un momento di confronto. Non saremo semplici spettatori. La lista Avanti Campania sarà la casa dei riformisti, dei cattolici, del mondo civico».
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