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L'inchiesta

Operai morti, la procura dispone accertamenti su perni e bulloni

L’intervento di rimozione dell’impianto, previsto per sabato mattina, sarà effettuato con l’ausilio di una pesante gru

Operai morti a Napoli, in due lavoravano “in nero". Ci sono quattro indagati

La Procura di Napoli ha disposto un accertamento irripetibile in merito al grave incidente sul lavoro avvenuto venerdì scorso nel Rione Alto, che ha causato la morte di tre operai. L’indagine si concentrerà in particolare sui perni e i bulloni impiegati per fissare la struttura del montacarichi, elementi considerati cruciali per verificare eventuali responsabilità o anomalie strutturali.

L’incidente, avvenuto mentre i lavoratori trasportavano rotoli bituminosi sul lastrico solare di un edificio, si è verificato da un’altezza di circa venti metri. Tutti i lavoratori coinvolti erano senza imbracatura di sicurezza, un dettaglio che ha contribuito alla tragedia.

L’intervento di rimozione dell’impianto, previsto per sabato mattina, sarà effettuato con l’ausilio di una pesante gru, già installata a partire da domani. Durante le operazioni, saranno eseguiti rilievi fotografici sui punti di aggancio della struttura, con particolare attenzione ai componenti di fissaggio come perni e bulloni.

A vigilare sulle operazioni saranno i consulenti di parte nominati dal collegio difensivo dei quattro indagati, costituito dagli avvocati Mauro Zollo, Giovanni Fusco, Mattia Floccher e Dezio Ferraro. Anche le famiglie delle vittime – Vincenzo Del Grosso, 54 anni; Ciro Pierro, 62 anni; e Luigi Romano, 67 anni – potranno nominare propri periti di parte per assistere agli accertamenti, garantendo un’analisi approfondita e imparziale di quanto accadrà.

Le risultanze di questa indagine, incentrate sui componenti di fissaggio della struttura, potrebbero rivelare cause o responsabilità che hanno portato alla tragedia, ancora al centro dell’attenzione pubblica e delle autorità.

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