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«Frasi sessiste contro di me», la denuncia della presidente della IV Municipalità

Solidsarietà dal vicepresidente nazionale di Anci, Ciro Bonajuto

«Frasi sessiste contro di me», la denuncia della presidente della IV Municipalità

La presidente della IV Municipalità, Maria Caniglia

La presidente della IV Municipalità di Napoli, Maria Caniglia, denuncia frasi sessiste e offensive contro di lei.

L’episodio risale a qualche giorno fa, quando un consigliere ha inviato una giustificazione alla stessa Caniglia, motivando la propria assenza con la frase: «Ritengo inopportuno decidere un Consiglio il primo agosto. Lei essendo sola non ha responsabilità verso i propri figli». Le parole sono state bollate come sessiste dalla stessa presidente, che ha sottolineato come esse rappresentino un’«invasione» della sua vita privata.

In una nota, Caniglia ha stigmatizzato il commento, che ha provocato «dispiacere e disappunto». La presidente ha evidenziato come tale affermazione trasmetta l’idea che non avere figli sia una colpa o una mancanza, quando in realtà si tratta di una scelta personale o, in alcuni casi, di conseguenze di problematiche gravi. Per Caniglia, si tratta di un messaggio che va oltre la sfera politica, toccando aspetti molto più profondi e sensibili.

«Ci sono momenti in cui leggere certi commenti lascia davvero basiti», ha dichiarato. La presidente ha ricordato che la vita privata di un individuo – e in particolare quella di chi ricopre ruoli pubblici – deve rimanere fuori dal dibattito pubblico, sottolineando come giudizi affrettati o commenti inappropriati possano ledere la dignità personale e professionale.

Caniglia ha inoltre voluto precisare che la famiglia non si limita all’avere figli, ma rappresenta anche il sostegno nei momenti difficili, i sacrifici quotidiani e le responsabilità personali. «Ho vissuto anni difficili, ma non ho mai permesso che il dolore o le difficoltà personali diventassero un ostacolo al mio impegno politico e amministrativo», ha affermato.

L’episodio ha suscitato un’ampia solidarietà, con centinaia di messaggi di sostegno provenienti sia dai cittadini sia da rappresentanti delle istituzioni. Tra questi, spicca il vicepresidente nazionale di Anci, Ciro Bonajuto, che ha espresso vicinanza alla presidente e condanna per il linguaggio usato.

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