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Operai morti, tubo spezzato sul punto di una saldatura

Strada chiusa al Rione Alto per accertamenti irripetibili

Crolla impalcatura, morti tre operai

Circolazione veicolare off limits ma anche il passaggio pedonale è interdetto al Rione Alto, altezzavia San Giacomo dei Capri, scenario della tragedia sul lavoro costata la vita a tre operai. Stamane accertamenti irripetibili disposti dalla Procura: area transennata e sul posto polizia,carabinieri, vigili del fuoco, vigili urbani, tecnici specializzati e una gru per i rilievi del caso.  Venerdì scorso hanno perso la vita tre operai edili, precipitati da un carrello elevatore. La strada sarà “liberata” a conclusione degli accertamenti.

Si sta concentrando su un tubo di diversa sezione, spezzato in un punto in cui è evidente una saldatura, e sul serraggio dei perni di ancoraggio, l'attenzione di pm consulenti presenti alla rimozione dell'impianto dal quale sono precipitati i tre operai. All'accertamento irripetibile della Procura sono presenti, consulenti degli indagati, i rispettivi avvocati: Zollo (per imprenditore Pietroluongo); Fusco (imprenditore Napolitano); Ferraro (amministratore del condominio) e Floccher e Anzelmo (direttore del lavori). Tra gli avvocati delle parti offese Amedeo Di Pietro e Luigi Cinque.

Secondo quanto si è appreso, inoltre, alcuni perni sarebbero stati svitati addirittura con le mani, senza la necessità di dover utilizzare un attrezzo. Proprio su bulloni e perni era previsto che si dovesse concentrare l'accertamento irripetibile predisposto dalla procura con il pm Stella Castaldo e il procuratore aggiunto Antonio Ricci. Per procedere alla rimozione dell'impianto è stata sistemata una imponente gru che ha già portato a terra il montacarichi dal quale lo scorso 25 luglio sono precipitati i tre operai intenti a trasportare sul lastrico solare due rotoli di materiale bituminoso.

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