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07 Agosto 2025 - 08:44
NAPOLI. Dopo il blitz messo a segno a metà luglio, lo Stato assesta un nuovo duro colpo al clan Mazzarella. Sei misure cautelari, emesse dal gip di Napoli su richiesta della Dda, sono state notificate dalla polizia di Stato a sei indagati a cui vengono contestati i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. Complessivamente sono stati notificati un arresto in carcere, uno ai domiciliari, un divieto di dimora a Napoli e tre all’obblighi di presentazione. In carcere è finita Maria D’Ario, 53 anni, agli arresti domiciliari Pawel Andrezj Malinowski, 29enne di origini polacche, e Gennaro Annunziata. Obbligo di presentazione alla pg, infine, per Francesco Salamandria, 41 anni, Gennaro Gatto, 22 anni, ed Emanuele D’ambrosio, 33 anni.
Si tratta di provvedimenti cautelari legati all’operazione della Squadra mobile di Napoli e dei commissariati Vicaria-Mercato e Ponticelli che lo scorso 10 luglio ha coinvolto 25 persone, ritenute legale al clan Mazzarella e gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di stupefacenti, ricettazione, detenzione armi clandestine e porto abusivo di armi da sparo. L’attività della polizia di Stato ha consentito di individuare tre ramificazioni del clan Mazzarella: il gruppo operante nella zona del Connolo, il rione Sant’Alfonso di Poggioreale, facente capo alle famiglie Barattolo e Galiero; quello attivo nell’enclave di Forcella e Porta Capuana, con a capo la famiglia Buonerba anche nota con il soprannome di “Capelloni”; e quello del rione Luzzatti, facente capo alla famiglia Nunziata, i cosiddetti “Castagnari”.
Nell’ambito di quelle indagini è emerso anche il coinvolgimento dei sei destinatari dell’ordinanza eseguita ieri mattina, in relazione allo spaccio di sostanze stupefacenti, che è stata notificata a conclusione degli interrogatori preventivi svoltisi nei giorni scorsi. Durante le notifiche, in una busta nascosta nel sottotetto di una palazzina di Porta Nolana, i poliziotti hanno trovato e sequestrato una pistola marca Glock risultata rubata, munizioni e 14 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 1,5 chilogrammi. Anche Porta Nolana rientra infatti da tempo tra le zone della città controllate dal clan Mazzarella. L’inchiesta era partita da un episodio particolare, avvenuto il 25 luglio 2022.
Quel giorno, dopo un corteo composto da nove persone su cinque veicoli, fu aggredito violentemente un imprenditore nautico nella sua abitazione di San Giovanni a Teduccio e a farlo, secondo l’ipotesi accusatoria, sa rebbero stati il ras Michele Mazzarella, Cristian Nunziata, Salvatore Di Caprio, Giuseppe Esposito, Raffaele Anastasio, Mauro Cirullo e Vincenzo Terracciano. Da allora sono partiti gli accertamenti che hanno permesso ricostruire l’ultimo organigramma del clan Mazzarella: un esercito uguale e contrario all’Alleanza di Secondigliano, a dimostrazione della perdurante esistenza di due blocchi.
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