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La banda della spaccata in aula, rischio stangata per il commando

Rinvio a giudizio per il capo della gang Davide Antinori e i suoi cinque complici

La banda della spaccata in aula, rischio stangata per il commando

NAPOLI. In una manciata di mesi, tra gennaio e marzo dello scorso anno, erano diventati il terrore dei commercianti. Una banda, la loro, specializzata in furti con la tecnica della spaccata. L’escalation della gang di napoletani in trasferta era stata però decapitata dall’indagine dei carabinieri culminata nell’esecuzione di sei arresti. Ebbene, dopo la retata, il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il rinvio a giudizio per il ras dei furti Davide Antinori e i complici. L’appuntamento in aula è stato fissato per il prossimo 10 ottobre, data entro la quale il collegio difensivo (composto dagli avvocati Luigi Poziello, Salvatore Impradice, Dario Cuomo e Stefano Vaiano) valuterà anche quale sarà la migliore strategia da portare avanti nel prosieguo dell’iter giudiziario. Antinori, Ciro Riccardi Catino, Ciro Storto, Luca Gabella e Giovanni Cacace rischiano per di andare incontro a pene severe, visto che dovranno difendersi dall’accusa di associazione per delinquere, oltre a quella di aver messo a segno tre assalti.

L’indagine, condotta dai carabinieri di Caserta, anche mediante attività tecniche e acquisizione di immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza, ha permesso di far luce su tre furti avvenuti nei primi mesi del 2024, ai danni di altrettante rivendite di tabacchi del Casertano. I ladri sono riusciti a trafugare complessivamente oltre 33mila euro in sigarette e Gratta e Vinci, oltre a 5.500 euro in contanti. Si tratta del tabacchi a San Clemente, in via Caprio, del tabacchi in via Michele Monaco a San Prisco, e del tabacchi in via Francesco d’Assisi a Maddaloni. Tutti e tre i furti erano stati consumati durante la pausa pranzo.

Il modus operandi prevedeva l’arrivo davanti alla tabaccheria con un furgone a noleggio, sul quale erano apposte targhe contraffatte. Dal veicolo scendevano due malviventi, con il volto parzialmente travisato, che, mediante l’utilizzo di chiavi adulterate, accedevano all’interno dell’esercizio commerciale, asportando sigarette, Gratta e Vinci e denaro contante. Nel frattempo, gli altri complici si allontanavano a bordo del furgone per non destare sospetti, per poi tornare dopo pochi minuti, giusto il tempo necessario per prelevare i complici con il bottino e darsi alla fuga.

L’attività investigativa ha consentito, inoltre, di documentare almeno altri cinque sopralluoghi finalizzati alla commissione di furti, non andati però a buon fine, presso rivendite di tabacchi situate nei comuni di Casapulla, Montecorvino Rovella, Bacoli, nonché nei quartieri Vomero e via Toledo a Napoli. I sei destinatari del provvedimento cautelare erano riusciti però a cavarsela con gli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. Concluse le indagini preliminari, per i cinque presunti banditi si avvicina adesso il momento della verità giudiziaria. Tutti, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbero optare per il processo con il rito abbreviato, puntando così a un sostanzioso sconto di pena in caso di condanna. L’appuntamento in aula è fissato per fine ottobre.

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