Cerca

il dato

Rincari, Napoli supera Roma e Milano

La città partenopea registra aumenti maggiori rispetto alla media italiana, secondo la classifica Unc sull’inflazione

Rincari, Napoli supera Roma e Milano

NAPOLI. Napoli si colloca davanti a Roma e Milano nella graduatoria dei rincari elaborata dall’Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati territoriali diffusi dall’Istat per il mese di luglio. Il capoluogo campano, pur non rientrando nella top ten delle città più care d’Italia, segna un aumento del costo della vita che supera quello delle due principali metropoli italiane, confermando la tendenza a una crescita dei prezzi più marcata rispetto ad altre aree urbane di grandi dimensioni. Napoli si conferma anche a luglio città con un aumento dei prezzi più rilevante rispetto alla media nazionale.

Secondo i dati dell'Istat, resi noti dal Comune, la variazione dell'indice mensile dei prezzi al consumo è stata dello 0,5% (0,4 il dato nazionale), confermando il tasso tendenziale annuo di inflazione al 2,3, come nel mese precedente, contro una percentuale nazionale dell'1,7. In un anno a Napoli i prezzi dei prodotti alimentari hanno avuto una impennata del 5,5% in più. In testa alla classifica nazionale c’è Rimini, dove un’inflazione tendenziale del 2,8 per cento si traduce in una stangata da 771 euro annui per una famiglia media.

Seguono Bolzano, con +2,2 per cento e 730 euro in più, e Belluno, +2,6 per cento e +678 euro. Pistoia, Padova e Arezzo occupano le posizioni successive, mentre chiudono la top ten Lucca e Siena con un incremento annuo di 541 euro. Sul fronte opposto, Pisa si conferma la città più virtuosa: con un’inflazione dello 0,6 per cento, il rincaro annuo è limitato a 162 euro. Campobasso e Benevento completano il podio delle realtà meno colpite dall’aumento dei prezzi, rispettivamente con +165 e +177 euro annui. La classifica regionale vede al primo posto il Trentino Alto Adige, dove un’inflazione dell’1,9 per cento comporta un aggravio di 587 euro annui. Seguono Veneto e Friuli Venezia Giulia.

La Puglia, con un +2,2 per cento, è la regione con il tasso di inflazione più alto, mentre il Molise registra la crescita dei prezzi più contenuta. Per Napoli, il sorpasso su Roma e Milano non è un primato di cui vantarsi: significa che le famiglie partenopee devono affrontare una pressione crescente sui bilanci domestici, in un contesto già segnato da difficoltà economiche. L’Unione Nazionale Consumatori sottolinea come le differenze territoriali nell’inflazione non dipendano solo dal costo iniziale della vita, ma anche da fattori locali, come la dinamica degli affitti, il costo dei servizi e l’andamento dei consumi. Un quadro che, per la città, invita a vigilare e a cercare politiche di contenimento più incisive.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori