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La situazione
16 Agosto 2025 - 10:29
NAPOLI. «Siamo soddisfatti di poter comunicare che l’emergenza è rientrata, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Restano in corso attività di bonifica e controlli capillari per garantire la piena sicurezza del territorio. Invito tutti alla massima prudenza e alla collaborazione per scongiurare il rischio di nuovi incendi: la protezione del Vesuvio è una responsabilità condivisa che richiede l’impegno di ciascuno».
A dirlo il presidente dell’Ente Parco Raffaele De Luca, dopo la cessazione dell’emergenza roghi sul vulcano. Intanto, dopo quella del Friuli Venezia Giulia anche la colonna mobile valdostana della Protezione civile è rientrata dopo aver partecipato alle operazioni sull’incendio alle pendici del Vesuvio.
Il Contingente valdostano si era affiancato a quelli delle altre Regioni intervenute e di tutte le forze messe in campo dalla Campania. In particolare ha operato in collaborazione con la Protezione civile dell’Emilia Romagna e i vigili volontari di Trento e i vigili volontari Aib del Piemonte.
LA RETE DEI SENTIERI RESTA ANCORA CHIUSA. Per ragioni di sicurezza, la rete sentieristica del Parco rimane temporaneamente chiusa nelle aree interessate dagli incendi, fino alla conclusione delle operazioni di bonifica e ai sopralluoghi tecnici su ciascun percorso. Solo dopo queste verifiche sarà disposta la riapertura dei sentieri.
Il Parco Nazionale del Vesuvio ricorda che anche un piccolo gesto può fare la differenza: evitare comportamenti imprudenti, segnalare tempestivamente qualsiasi principio d’incendio e rispettare le indicazioni delle autorità significa contribuire in modo concreto alla tutela di uno dei patrimoni naturali più preziosi d’Italia.
Resta comunque alta l’attenzione sul rischio che possano esserci fenomeni di reinnesco degli incendi. Giovedì mattina i volontari hanno ispezionato i sentieri del Parco che sono stati percorsi dalle fiamme per verificare che non ci fossero problemi.
VANNO AVANTI LE INDAGINI SUI ROGHI. Intanto, vanno avanti le indagini delle Procure di Nola e Torre Annunziata sugli incendi. L’ipotesi degli inquirenti è che l’incendio possa essere stato provocato da un atto doloso o un comportamento irresponsabile. Una task force investigativa di specialisti appositamente costituita dall’Arma dei carabinieri sta raccogliendo elementi utili per arrivare a individuare le responsabilità.
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