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Choc sull'isola verde
17 Agosto 2025 - 09:49
L'ospedale Cardarelli di Napoli
Resta in pericolo di vita Lyudmyla Velykgolova, la 42enne ucraina raggiunta ieri pomeriggio da 6 colpi di pistola esplosi dall'ex compagno Antonio Luongo, suicida dopo aver ferito e ucciso nell'agguato anche la ex suocera e l'attuale compagno della 42enne.
La donna, collaboratrice domestica residente a Forio, è stata centrata da due proiettili al petto, uno al collo, due alle braccia e uno alla mano sinistra.
Lyudmyla è stata trasportata all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, in gravi condizioni; poco dopo il ricovero è stata sottoposta ad intervento chirurigico per bloccare una forte emorragia ed è stato drenato un emopneumotorace.
Dopo l'intervento, verso mezzanotte e trenta, in elicottero è stata trasferita all'ospedale Cardarelli di Napoli ed attualmente le sue condizioni restano gravi. È attualmente ricoverata all'ospedale Cardarelli.
LE VITTIME
Un pomeriggio di vacanza è finito in tragedia ieri a Forio d’Ischia, dove intorno alle 18,30, in via Provinciale Panza, zona Cuotto, un 69enne, Antonio Luongo, ha aperto il fuoco. Le vittime sono un uomo di 48 anni, Nunzio Russo Spena, e una donna di 63 anni, Zinoviya Knihnitska, entrambi trovati morti in strada nei pressi di un albergo. Il killer ha successivamente rivolto l’arma contro la ex moglie, una donna di 42 anni di origini ucraine, che è stata raggiunta da un colpo e ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno.
COSA è SUCCESSO
Dopo aver sparato all’ex compagna, Luongo avrebbe rivolto l’arma anche contro sé stesso: si è sparato poco prima di farsi soccorrere. Trasportato in ospedale in gravissime condizioni e considerato in pericolo di vita, l’uomo è deceduto. La dinamica dell’episodio, rapido quanto devastante, è stata ricostruita dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Ischia: una scena che, secondo i rilievi, si è sviluppata nell’arco di pochissimi minuti, in un tratto di venti metri che separa i luoghi dei primi omicidi da quello in cui è stata ferita l’ex compagna.
LE INDAGINI
Una testimonianza raccolta sul posto riferisce il fragore degli spari, «tantissimi colpi», e quanto visto dall’osservatore: l’uomo aveva la pistola in mano e non sembrava intenzionato a fermarsi. Dopo aver ucciso le prime due persone, Luongo avrebbe inseguito la ex moglie fino al portoncino della sua abitazione, dove l’ha ferita, per poi spararsi.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, il medico legale e il magistrato di turno per ricostruire il quadro definitivo della vicenda. Le condizioni sociologiche della zona, già segnata da una meta turistica di alto profilo e da un afflusso notevole nel periodo di Ferragosto, non hanno impedito al dramma di spezzare una scena di vacanza. Ora resta la verifica della sequenza degli eventi e delle motivazioni, oggetto delle indagini in corso.
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