Centrosinistra, Fico sempre in pole ma pesano la Puglia e il congresso Pd

NAPOLI. Nel centrosinistra Roberto Fico resta candidato in pectore per la Campania, ma i nodi non sono ancora tutti sciolti. Come per il centrodestra, anche il Campo Largo vive di equilibri nazionali. E il puzzle delle Regionali si compone di diverse tessere. E il caso della Puglia influenza in qualche modo la partita della Campania.

A Bari e dintorni a tenere banco è il futuro del governatore uscente Michele Emiliano. Anche lui come Vincenzo De Luca, causa stop al terzo mandato, non si può ripresentare come governatore ma sarebbe intenzionato a ricandidarsi in consiglio regionale. Lo stesso per il suo predecessore Nichi Vendola.

La questione si complica perché il successore designato. Antonio Decaro, ha fatto filtrare che la presenza dei due ex è ostacolo praticamente insuperabile a un suo rientro. In questa settimana il dossier dovrebbe essere ripreso in mano al Nazareno, per cercare di arrivare alla ricomposizione in Puglia, che a sua volta consentirebbe anche di ufficializzare in Campania la scelta di Fico.

E probabilmente pure l'avvio del congresso regionale del Pd. Quest'ultima vicenda sembrerebbe entrare nell'intesa, mai semplice, tra il Pd e De Luca. Il governatore uscente avrebbe chiesto la segreteria campana per la sua componente, e il nome più accreditato sarebbe quello del figlio deputato Piero.

Il tutto, senza trascurare la Calabria. Un capitolo apertosi con le impreviste dimissioni del governatore Roberto Occhiuto. Come in Campania, anche qui sembra avanzare una candidatura dei 5 Stelle. Il nome di Pasquale Tridico resta in testa alla lista dei papabili perché garantisce la compattezza dell'alleanza “extra large" del centrosinistra calabrese (sono una decina i partiti che si sono seduti al tavolo della prima riunione, da Avs a Azione).

L'ex presidente dell'Inps avrebbe anche incassato nelle ultime ore l'ok dei vertici del Nazareno. Molto difficile, però, che un’investitura a Tridico possa condizionare il via libera a Fico. L’ex presidente della Camera, nonostante la contrarietà di De Luca, resta sempre in pole.

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